Su di me - Scompaginando

lunedì 31 marzo 2025

Peppino De Filippo nel «Liolà» pirandelliano trasposto in napoletano nel 1935, con Eduardo e Titina - L'inizio del capitolo «Fu così» del romanzo «Il fu Mattia Pascal» con la caccia, il pagliaio, il pentolino - I fratelli e frati Aldo, Claudio e Fulvio Festa, Durighetto ed «Un saio anzi... tre»

L'attore teatrale Peppino De Filippo nella riduzione della commedia teatrale «Liolà»



di Luigi Pirandello,



trasposta dallo stesso Peppino De Filippo in lingua napoletana nel 1935,
 
 
 
ambientata sulla costiera amalfitana.
 
 
 
E messa in scena e rappresentata il ventuno di maggio del 1935 al Teatro Odeon di Milano, Peppino De Filippo era Liolà,
 
 
 
suo fratello Eduardo De Filippo aveva la parte teatrale di don Emilio,
 
 
 
corrispondente allo zio Simone del «Liolà» pirandelliano;
 
 
 
mentre Titina De Filippo impersonava Tuzza.
 
 
 
Il «Liolà» pirandelliano deriva dal capitolo 4,
 

 
«Fu così»,
 
 
 
del romanzo «Il fu Mattia Pascal»
 
 
 
di Luigi Pirandello,
 
 
 
capitolo che comincia così:
 
 
 
 Un giorno, a caccia, mi fermai, stranamente impressionato, innanzi a un pagliajo nano e panciuto, che aveva un pentolino in cima allo stollo.
 
 
 
Questo inizio del capitolo quarto


invita CMRomanzi a chiedervi:



siete cacciatori,



andate a caccia?



Io non lo sono mai stato,



non ci sono mai andato.
 
 
 
Avete mai avuto esperienze particolari con pagliai? 
 
 
 
Io credo mai, 
 
 
 
non ho ricordi particolari. 
 
 
 
Ed uso il pentolino in cucina.
 
 
 
Ed i fratelli e frati francescani Aldo Festa, Fulvio Festa, Claudio Festa, 
 
 
 
hanno mai recitato nel «Liolà» di Pirandello secondo Peppino De Filippo?
 
 
 
Avete mai letto la prefazione «Una ventata di simpatia» 
 
 
 
di fra Claudio Durighetto, 
 
 
 
anche su Eduardo De Filippo, 
 
 
 
nel libro «Un saio anzi... tre» 
 
 
 
(Edizioni Porziuncola) 
 
 
 
di questi tre fratelli?

Il ventinove, il trenta ed il trentuno di marzo del 1787 del «Viaggio in Italia» con il mal di mare per un «Goethe pane e vino», cantanti d'opera, ballerini, Ustica ed i primi due atti di quel «Tasso» in prosa poetica che comincerà con la principessa ed Eleonora descritte sorridenti

Verrebbe da ironizzare sul «Johann Wolfgang pane e vino».




CMRicettePane ha chiesto ad un suo amico tedesco quando mangia pane bianco («weisses Brot»




nel tedesco di Johann Wolfgang von Goethe del suo «Viaggio in Italia»)




e beve vino rosso - Rotwein là,



per la felicità di CMViniRossi;



se lavorino cantanti d'opera e ballerini 💃



a Sylt,



nel Nord della Germania,



se ci vadano eventualmente in nave,



in traghetto ⛴️,



considerato e dato che la comitiva dei viaggiatori da Napoli dello scrittore tedesco Goethe (die Gesellschaft in lingua tedesca è anche la comitiva, 

 

 

 

oltre che la società)

 

 

 

era costituita proprio da «cantanti d'opera e ballerini scritturati per Palermo»,




come ha letto CMClassica, CMMusica.
 
 
 

«Operisten und Tänzer, nach Palermo verschrieben». 




Aveva mal di mare - die Seekrankheit, 

 

 

 

«la malattia del mare» in tedesco - 

 

 

 

e, dunque,
 
 
 
«soltanto» pan bianco e vino rosso.... 🙄
 
 
 
Cosa mangiava normalmente?
 
 
 
Comunque,
 
 
 
qualunque cosa mangiasse solitamente,
 
 
 
sicuramente
 
 
 
ci racconta
 
 
 
che quel giorno
 
 
 
aveva più tempo per la sua vita intima spirituale,
 
 
 
lui scrive di mondo interiore,
 
 
 
piuttosto che guardare i paesaggi marini fuori,
 
 
 
in alto sulla nave.
 
 
 
Almeno così suppongo ed immagino io,
 
 
 
che fosse fuori ed in alto sulla nave.  



Era stato di nuovo così avventuroso
 
 
 
o, meglio,
 
 
 

sarà di nuovo così avventuroso in quei giorni successivi...

 
 
 

Avrebbe viaggiato e viaggiava per la Sicilia senza un foglio che ai suoi tempi era molto importante,

 
 
 
non aveva le lettere commendatizie,
 
 
 
e poiché la Sicilia aveva penuria di alberghi,
 
 
 
degli hotel del tempo,
 
 
 
tranne che a Palermo,
 
 
 

sembra che la situazione fosse proprio da avventura.

 

Sarebbe stato il primo viaggiatore straniero che da Girgenti, 

 

 

 

da quella Girgenti da cui derivó la Agrigento di oggi,




sia andato a Catania attraverso la Sicilia interna.



Chi sa se,



anche senza saperlo,



abbia incontrato forme preliminari di quella che sarebbe stata Cosa nostra,




la mafia.

 

 

 

Ve lo immaginate 

 

 

 

un eventuale Johann Wolfgang come Cappuccetto rosso contro i siciliani cattivi senza Jakob e Wilhelm, 

 

 

 

senza Jakob e Wilhelm Grimm... 🙄 😂, 

 

 

 

anche senza Francesco Pitrè?

 

 

 

CMLibri passa ora al «Torquato Tasso» 

 

 

 

di Johann Wolfgang von Goethe e si chiede 

 

 

 

se abbiate letto 

 

 

 

i primi due atti del «Tasso» 

 

 

 

in prosa poetica. 




Eccovi l'incipit teatrale, 

 

 

 

le prime parole del primo atto, 

 

 

 

della principessa:

 

 

 

Du siehst mich lächelnd an, Eleonore,
Und siehst dich selber an und lächelst wieder.

 

 

 

Tu mi vedi sorridente, Eleonora, 

e vedi te stessa e sorridi di nuovo. 




Queste le prime parole della tragedia in cinque atti del «Torquato Tasso» 

 

 

 

di Goethe e chissà se «wieder» 

 

 

 

oltre che «di nuovo» 

 

 

 

significhi anche «in risposta», 

 

 

 

mi chiedo 

 

 

 

se sappiate che Eleonora è Eleonora d'Este. 




Ed il sabato trentuno di marzo del 1787 Goethe 

 

 

 

fu confortato dal vedere l'isola di Ustica, 

 

 

 

«die Insel Ustica»,

 

 

 

dalla sua comparsa, 

 

 

 

sicuramente oggi in provincia di Palermo, 

 

 

 

non sono mai stato su quest'isola palermitana.




E ci sono le montagne di Sicilia, 

 

 

 

die Berge von Sizilien, 

 

 

 

non sono mai stato su quelle montagne palermitane in alto, 

 

 

 

da cui si vede Ustica.

«Totò, Peppino e la... malafemmina» a confronto con, prodotto da Ivory, «Roselli's Way»? Le sceneggiature di Manzari, Continenza, Anton, Thellung e J. D. Reik; le colonne sonore di Barzizza, Lelio Luttazzi e Bill Conti, le regie di Mastrocinque e De Felitta


Stasera il film,



la commedia cinematografica,



«Totò, Peppino e la... malafemmina»,



per CMColonneSonore,



alla rassegna cinematografica alla chiesa parrocchiale di Lampedusa (Ag - provincia di Agrigento),



con la scena cinematografica dell'arrivo di Totò (Antonio Caponi)



e di Peppino De Filippo (Peppino Caponi)



a Milano vestiti da cosacchi,



il colloquio col vigile,
 
 
 
con il soggetto cinematografico di Nicola Manzari,
 
 
 
che firma anche la sceneggiatura cinematografica originale,
 
 
 
ma stavolta con Sandro Continenza,
 
 
 
con Edoardo Anton,
 
 
 
con Francesco Thellung; 
 
 
 
con la regia cinematografica di Camillo Mastrocinque;
 
 
 
con la colonna sonora cinematografica,
 
 
 
con la colonna sonora cinematografica italiana di Pippo Barzizza,
 
 
 
di Lelio Luttazzi,
 
 
 
di Totò;



con la canzone «Malafemmena»



del 1951,



di Totò/Antonio De Curtis,



interpretata in questo film da Teddy Reno (Gianni Caponi),



che mi fa pensare al confronto con la «Malafemnena»



dell'italo-anericano Jimmy Roselli - sul quale c'era già stato il documentario «Cuore napoletano» 
 
 
 
del 2002 e chissà se questa «Malafemmena»



ci sarà nel film e biopic,



nel film biografico «Roselli's Way»,



che ancora deve uscire,



forse persino essere girato,



ancora senza attori cinematografici scelti,



prodotto da James Ivory per la Merchant Ivory Productions.



La musica di Roselli non mi piace molto,



ma il film,



con sceneggiatura cinematografica originale di J. D. Zeik,



con colonna sonora cinematografica originale statunitense dell'italo-americano Bill Conti,
 
 
 
già autore delle colonne sonore cinematografiche della serie di «Karate Kid»,
 
 
 
del film drammatico «Le avventure di Huck Finn»;
 
 
 
con il regista cinematografico indipendente Raymond De Felitta, 
 
 
 
potrebbe anche valere molto e quella musica roselliana piacere agli amanti della musica tradizionale napoletana dell'«associazione Stefano Bissi» 
 
 
 
di Siculiana (Ag - provincia di Agrigento), 
 
 
 
che la scorsa estate ha organizzato a Siculiana Marina una serata di canzoni napoletane classiche.
 
 
 
E le colonne sonore cinematografiche della serie di «Karate Kid»



composte da Bill Conti sono state le musiche per film di «Per vincere domani - The Karate Kid», 
 
 
 
del 1984; 
 
 
 
di «Karate Kid II - La storia continua...» 
 
 
 
del 1986;
 
 

di «Karate Kid III - La sfida finale», 
 
 
 
del 1989; 
 
 
 
di «Karate Kid 4» 
 
 
 
del 1994.
 
 
 
E «Malafemmena» 
 
 
 
di Jimmy Roselli era stata peggiorata 
 
 
 
al «The Ed Sullivan Show» 
 
 
 
del quattordici di marzo del 1965, 
 
 
 
quando non ero ancora nato. 



Sono CMMusica su You Tube, 
 
 
 
seguitemi là.
 
 
 
Interpretata da Jimmy Roselli vale abbastanza «Simmo 'e Napule, paisà».

domenica 30 marzo 2025

#Foto Van Gogh nasceva il trenta di marzo del 1853 ed a fine 1881 il suo primo dipinto, molto scuro, con il cavolo cappuccio che «svetta» un po' per chiarezza, gli zoccoli olandesi al «secondo posto» e, forse, patate 🥔 ed un tessuto

Ho scoperto che il trenta di marzo del 1853 nasceva in una città che mi è nuova, Zundert,
 


in Olanda, 
 
 
 
il pittore Vincent Van Gogh, 
 
 
 
che, 
 
 
 
fra il tardo novembre e la metà di dicembre del 1881, 
 
 
 
dunque a ventotto anni, 
 
 
 
se non erro e sbaglio, 
 
 
 
dipinse  «Natura morta con cavolo cappuccio e zoccoli».





Grazie alle righe «Celebrità nate in questo giorno» 
 
 
 
della rubrica «L'almanacco del giorno» 
 
 
 
del sito d'informazione agrigentino Scrivo libero,
 
 
 
al Portale Pittura dell'enciclopedia in rete Wikipedia.

sabato 29 marzo 2025

A Napoli il ventinove di marzo del 1787 del «Viaggio in Italia» goethiano il tempo «è il più bello possibile» per la partenza marittima in direzione di Palermo - Ed il sogno della barca di fagiani da Bologna a Civita Castellana nel 1786

Johann Wolfgang von Goethe aveva tempo incerto a Napoli qualche giorno prima della sua partenza per la Sicilia,






per Palermo,






come ci racconta nel «Viaggio in Italia»,






ma nel «giorno fissato per la partenza»,






il ventinove di marzo del 1787,






«è bello quanto mai»:






soffia un vento di tramontana molto propizio,






il cielo è limpido,






splende il sole ☀️ 🌞,






il nostro viaggiatore e scrittore si avventura nel «mondo» della Sicilia,






saluta gli amici di Weimar,






commenta per la terza volta sul sogno della barca di fagiani,






dopo che lo aveva già raccontato a Bologna il diciannove di ottobre del 1786,






commentato a Civita Castellana il ventotto di ottobre del 1786.






Ed in quella notte fra il ventotto ed il ventinove di marzo del 1787 Goethe aveva sognato di avere ripreso le sue attività ed occupazioni abituali ed usuali.
 
 
 
Ma passo ora al testo in tedesco:
 
 
 
Seit einigen Tagen machte sich das Wetter ungewiß, heute, am bestimmten Tage der Abfahrt, ist es so schön als möglich.
 
 
 
Goethe scrive «nel giorno determinato della partenza», 
 
 
 
che sarebbe praticamente il giorno deciso per la partenza, 
 
 
 
il giorno fissato per la partenza. 
 
 
 
Il tempo è il più bello possibile.

Come ha rivisitato la pizza parmigiana un agrigentino, campione del mondo in una categoria particolare?

La pizza napoletana parmigiana rivisitata in che modo?! 



Non si sa. 



Ed a CMRicettePizze non interessa saperlo se non glielo comunicano.



E non conosco il pizzaiolo Francesco Salamone, 



di Agrigento, 



il campione del mondo di pizza napoletana classica.



Grazie alla pagina «Cucina» 



di Scrivo libero.

La scacchista sotto i quattordici anni in un albergo di Agrigento, da Porto Empedocle non si farà illusioni, guarderà in faccia la realtà, girerà il mondo e vivrà benissimo la sua età con cavalli, alfieri, torri, re 👑, regina 👑 e pedoni? Chi fornirà la tavola e le figure in legno, magari sostenibile, a questi ragazzini?

CMGiochi, CMViaggiSport, 
 
 
 
augura buona fortuna,







dopo il successo all’ Hotel Tre Torri,






del Villaggio Mosè,






nella mia Agrigento,






ad una scacchista minore di quattordici anni,






a Sara Conigliaro, 

 

 

 

ma anche a Valerio Lazzara, 

 

 

 

a Filippo Figliomeni,







della scuola media Rizzo di Porto Empedocle (Ag - provincia di Agrigento).

 

 

 

Il cavallo si muove con uno spostamento a forma di L, 

 

 

 

di elle; 

 

 

 

l'alfiere in diagonale; 

 

 

 

la torre in orizzontale, 

 

 

 

in verticale; 

 

 

 

il re deve essere protettissimo; 

 

 

 

la regina è una sorta di jolly.

 

 

 

Chi, 

 

 

 

quale organizzazione, 

 

 

 

quale ditta, 

 

 

 

sta già fornendo e fornirà la tavola da gioco degli scacchi in legno, 

 

 

 

magari da foresta sostenibile,

 

 

 

le figure del pedone, 

 

 

 

del cavallo, 

 

 

 

dell'alfiere, 

 

 

 

della torre, 

 

 

 

del re, 

 

 

 

della regina, 

 

 

 

a questi ragazzini?

 

 

 

Grazie al giornalista Gaetano Ravanà su Teleacras.

La squadra di pallamano della mia città o il Cus Palermo andrà in A2 maschile? Ogni bene a Vincenzo Pace

La squadra di pallamano 🤾‍♂️ della mia città,



della mia Agrigento,



la Pallamano Girgenti,



o gli universitari del Cus Palermo?



Chi andrà in serie A2 maschile? 



Ogni bene al pivot Vincenzo Pace della Pallamano Girgenti. 



Credo e suppongo che il pivot della pallamano abbia un ruolo sportivo quasi identico al pivot della pallacanestro 🏀, 



se non sbaglio dovrebbe essere più o meno l'attaccante al centro dell'area avversaria accanto alla porta, 



nella pallamano, 



del canestro avversario per il basket.



Potete seguirmi su CMViaggi su You Tube, 



sulle altre reti sociali, 



e vedere video anche sulla pallamano ad Agrigento, 



sulla pagina CMViaggiSport. 




Grazie al giornalista Gaetano Ravanà per un servizio televisivo su Teleacras, 



anche sul TeleacrasTube. 

Il risotto con burro di capra giurgintana, quando lo mangerò?

Mai mangiato il risotto con burro di capra giurgintana. 



Volete visitare, 



insieme alla pagina CMRicette del mio blog CMTempoLibero, 



la Agrigento della capra giurgintana? 



Scrivetemelo su CMRicette sulle reti sociali, 



seguitemi 



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sia qua su Blogger/Blogspot, 



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questo mio contributo testuale 



grazie ai cancelletti #CMRicette #CMGastroRicette #CMTempoLibero #CapraGiurgintana.



E potete leggere moltissimo altro tramite le etichette ed i tag CMGastroRicette e «Capra giurgintana». 



Buona tradizione culinaria agrigentina. 
 
 
 
Godetevi e godiamoci la gastronomia agrigentina con il suo percorso sensoriale della capra giurgintana che coinvolge 
 
 
 
la vista con quelle corna particolari, 
 
 
 
l'udito con i caratteristici suoni di questa capra tradizionale, 
 
 
 
l'odorato, 
 
 
 
il gusto, 
 
 
 
con il sapore di questo burro innovativo, 
 
 
 
il tatto, 
 
 
 
con il pelo della «meraviglia e maravigghia» 
 
 
 
della capra giurgintana.



Chissà quale racconto possono fare gli allevatori, 
 
 
 
i cuochi, 
 
 
 
della capra giurgintana, 
 
 
 
del profumo di questo burro della cucina agrigentina ottenuto da lei.
 
 
 
Grazie alla pagina «Buone notizie (gusto e bontà)» 
 
 
 
di AgrigentoOggi.



Non sono stato a «Sapori di Agrigento», 
 
 
 
non sono mai stato al ristorante Stelai di via Alfredo Capitano, 
 
 
 
ad Agrigento.

Alfredo Capitano di Agrigento a Berlino, quel venticinque di aprile del 1945 per la Liberazione dell'Europa dal nazifascismo - Un mio amico tedesco «indagherà» proprio là sul campo di sterminio?

Quando una via,



la via Alfredo Capitano di Agrigento,



fa scoprire una storia,



la storia della Liberazione d'Italia,



della Liberazione dell'Europa dal nazifascismo.



Buon ricordo di Alfredo Capitano,



di ventidue anni,



mitragliato da una sentinella tedesca nel campo di sterminio a Berlino,



in Germania 🇩🇪,



proprio il venticinque di aprile del 1945.



Ho chiesto ad un mio amico che vive a Berlino di «indagare»



su quale sia questo campo di sterminio a Berlino dove era stato ucciso Capitano.



Grazie al giornalista e storico agrigentino Salvatore Fucà, 



al settimanale «L'amico del popolo», 



al motore di ricerca Ecosia.

«Vogue» di Madonna valida, ma non la migliore del suo repertorio musicale 🎼 🎶🎵?

Quale vi piace di più del suo repertorio musicale degli Anni Novanta? 



E di tutto il suo repertorio pop e musicale intero? 



Carina la canzone «Vogue»,



a quanto pare del 1990,



sicuramente di Madonna - Louise Veronica Ciccone,



ma ci sono canzoni sue molto migliori.

«Magic Moments» di Perry Como e di un'orchestra con due cuori che si prendono cura reciprocamente ed il - meno romantico... 🙄 😂 - presente progressivo con eliminazione di -e nel testo

Non sempre facile da comprendere il testo della canzone «Magic Moments»



di Perry Como,



della Mitchell Ayres Orchestra.



Utile per spiegare il presente progressivo in inglese,



in lingua inglese,



l'eliminazione della -e con l'aggiunta di -ing.



E, se siete in coppia,



avete due cuori ❤️ ❤️



che si stanno prendendo cura l'uno dell'altro?



Grazie alla app Blogger Pro.

venerdì 28 marzo 2025

«Toffee» di Vasco Rossi o la musica prima di essere sveglia

Nella canzone «Toffee» 



di Vasco Rossi CMPopIt, CMRockIt, CMMusica



ha ascoltato un estratto musicale con la melodia 🎶 



che si dipana, 



va avanti, 



prima che questa Toffee sia sveglia.
 
 
 
Lo ha, ascoltato sugli Aggiornamenti di WhatsApp.
 
 
 
Non male la canzone napoletana «Stasera ti amo di più» 🧡 
 
 
 
di Angelo Mauro.

«Ti sento» dei Matia Bazar di Antonella Ruggiero con la musica che si muove appena

La canzone «Ti sento» 



dei Matia Bazar di Antonella Ruggiero con la musica che si muove appena ed un mondo che scoppia dentro.

 

«Dio, come ti amo» di Modugno e Gigliola Cinquetti non mi piace - Ed avete avuto fra le vostre braccia tanta bellezza duratura? CMCantautori no

La canzone «Dio, come ti amo»



di Domenico Modugno,



di Gigliola Cinquetti,



non mi piace,



almeno in un estratto musicale.



Il testo della canzone ha il verso musicale «Non è possibile avere fra le braccia tanta bellezza».



Grazie alla app Blogger Pro, 



forse persino un po' al motore di ricerca Ecosia.

Ciccio Ingrassia in «Indovina chi viene a merenda?» nella Germania nazista, il pane, il brodo, le noci, Sylt, la reinclusione sociale con la comunicazione, la preparazione dei menù, persino la cucina

Nessun siciliano cucina a Sylt,



su quest'isola dell'estremo Nord della Germania 🇩🇪,



quasi al confine con la Danimarca?



Magari in inserimento sociale,



in inclusione sociale,



nella comunicazione,



nella preparazione dei menù,



magari con pane,



con brodo,



con noci,



oppure anche in cucina?



In maniera simile, 



non uguale, 



senza reinclusione lenta nella società, 



senza Sylt, 


a quanto accadeva a Ciccio Ingrassia (Ciccio La Rapa) 
 
 
 
nel film, 



nella commedia cinematografica, 
 
 
 
«Indovina chi viene a merenda?», 
 
 
 
del 1969.
 
 
 
Imparando, 
 
 
 
magari, 
 
 
 
il tedesco, 
 
 
 
valorizzando il siciliano («Italiani semu, siciliani»), 
 
 
 
per lavorare, 
 
 
 
per «travagghiari».

Il «Repair Café» ad Herzogenbuchsee - anche con la torta ed in tedesco perlopiù 🥧 🍰🇨🇭

Torna per il penultimo appuntamento di quest'anno 



il «Repair Café» 



ad Herzogenbuchsee, 



nel cantone svizzero bernese, 



nella Svizzera tedesca, 


in Svizzera 🇨🇭, 



dove esperti possono riparare gratis oggetti in un bar, 
 
 
 
ci si può godere il caffè e la torta 🥧 🍰.
 
 
 
Riparare invece che gettare via! 
 
 
 
Al piano terra del Kornhaus Buchsi, 
 
 
 
nella Wangenstrasse 1, 
 
 
 
in questa via, 
 
 
 
dalle dieci del mattino alle quindici,
 
 
 
alle tre del pomeriggio primaverile. 
 
 
 
In collaborazione, 
 
 
 
se ho capito bene, 
 
 
 
con una società per azioni, 
 
 
 
una spa, 
 
 
 
neutrale per il clima,
 
 
 
compensatrice delle emissioni, 
 
 
 
con un'associazione di difesa dei consumatori indipendente e svizzera.



Questo sabato ventinove di marzo del 2025.