Il sindaco di Agrigento a Porta di Ponte, nel centro di Agrigento, non lontano da casa mia, un nordafricano, violazione dei decreti del governo nazionale e regionale sul contenimento del contagio da questo nuovo coronavirus.
Protestare sugli orari degli autobus, poi sui buoni spesa per le persone in difficoltà. Ma cosa vuole? Bus come al solito in questo periodo molto particolare? Impossibile! Vuole conoscere il soggiorno al carcere di Agrigento?
Escandescenza, come accade in Nordafrica ed anche in Sicilia, e attacchi verbali e apostrofare in malo modo.
«Lei che ci fa qui. Torni a casa». Quindi gli agenti della polizia municipale e due esercenti per farlo calmare. Ma cosa si deve fare? A dicembre o gennaio un siciliano aveva cominciato ad «aggredire» un mio amico non lontano da lì, all'inizio di via Pirandello. La mia città sta diventando un po' più violenta rispetto a prima. Purtroppo. Seduto su una panchina e già parcheggiatore abusivo. Almeno così va spesso il mondo agrigentino e così andava e si viveva nel secolo ventunesimo e nell'anno 2020 ad Agrigento. Così si lavorava fino all'anno 2019 in terra agrigentina e così prima o poi si ricomincerà presumibilmente e probabilmente a lavorare.
Nessun commento:
Posta un commento