«Signori buonasera, leggo commenti beceri e di un'ignoranza disarmante. Sono rientrato il giorno 26 dagli Usa, dove ero per lavoro a servizio dello stato e mi sono recato nella mia residenza estiva». E poi riferimento alla famiglia ed a Menfi: «Non ho avuto il piacere di vedere la mia famiglia nemmeno a distanza per tutelare in primis loro e in secondo luogo tutti i compaesani». Poi gli ideali: «Senso civico e rispetto delle regole sono i miei controllori, cose evidentemente sconosciute a chi parla senza cognizione di causa». Infine anche la firma con il crescendo comunicativo della suspence e la chiusura comunicativa molto efficace: «Con affetto il vostro dodicesimo positivo». Il Comune di Menfi commenta: «Ogni commento è superfluo». «Ci rivolgiamo alle persone che attualmente risultano positive e ci scusiamo con loro a nome di tutti, compresi coloro che in questi giorni hanno commentato in maniera poco opportuna, poco sensibile e senza rispetto per il prossimo». Anche la mia solidarietà a lui. E condivido anche quanto scritto da un giornale in rete: «Ritrovarsi con la comunicazione di tampone rino-faringeo positivo non è una colpa. Nessuno se l'è cercata». Quasi nessuno se l'è cercata anche se alcuni ragazzi in provincia di Lodi sono stati trovati a casa a festeggiare con un positivo e tutti sapevano che lui fosse positivo. Tremendo.
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