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venerdì 10 aprile 2020

I miei commenti sulle proposte di Federmoda Agrigento per superare la crisi Covid-19 dei negozi di abbigliamento agrigentini ed un punto vendita di jeans

Il presidente provinciale di Federmoda Agrigento di Confcommercio Agrigento, Alfonso Valenza
 
 
 
il decreto Cura Italia, su cui il governo di Giuseppe Conte ha posto la fiducia in Palarmento, e la richiesta alla Regione siciliana «della sospensione dei canoni di affitto ai locatori degli spazi dedicati a produzione e vendita e la rinegoziazione degli stessi quando il mercato sarà tornato alla normalità. Giustissimo visto che non si lavora e visto che, quando si tornerà a lavorare, ci saranno limitazioni ed autolimitazioni per la nostra salute. 
 
 
 
«Confcommercio inoltre sta lavorando per garantire un adeguato “soccorso alle imprese” con sportelli dedicati a imprese e professionisti per l’utilizzo delle misure previste dal decreto “Cura Italia”». Buon lavoro a loro! Non sono mai stato o quasi mai stato nei loro uffici agrigentini! 
 
 
 
«Intanto Federmoda nazionale», attraverso il sistema confederale, «ha già sottoposto al Governo alcune richieste urgenti: sospensione dei termini di scadenza dei vaglia cambiari, cambiali, titoli di credito o atti aventi forza esecutiva; moratoria dei termini per la rottamazione dei debiti iscritti a ruolo, degli avvisi bonari e anche tributi locali e tari; sospensione delle rate di mutui e finanziamenti con moratoria degli insoluti bancari in ABI – Banca d’Italia e sospensione della segnalazione in Centrale Rischi; differimento dei pagamenti dei canoni e agevolazione di locazione anche attraverso sgravi ai locatari (previsto credito d’imposta per conduttori del 60% con richiesta di allargare il periodo al 2020 e la platea anche per i contratti di affitto d’azienda); reintroduzione della cedolare secca sugli affitti di immobili commerciali; dimezzamento della soglia di accesso al tax free shopping»; hanno chiesto anche inclusione del settore moda «nell’elenco dell’art. 61 che riguarda le aziende in crisi. Si ritiene indispensabile anche uno slittamento di tutte le scadenze fiscali e contributive». Per me è un po' «arabo» e non so se tutto sia giusto. Negli ultimi anni sono andato abbastanza spesso in un negozio di jeans della via Atenea ad Agrigento ed in altri negozi, come uno di scarpe al Villaggio Mosè. Chissà se fanno parte di Confcommercio. 

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