Chissà se il quotidiano tedesco «Die Welt» scriva sulla mafia e sulle criminalità organizzate italiane ogni anno e non soltanto in un'editoriale. Pasqua, nei pressi di una stazione centrale di Liegi, nel distretto di Guillemins, in Belgio. Polizia federale belga, cimici in un'auto, il progetto di un omicidio ai danni di un italiano residente a Liegi. Sequestro di due armi e due arresti. Un uomo di mezza età ucciso in Sicilia. Il quartiere belga di Grace Hollagne e il tentato omicidio di un ristoratore. Un cognato ed un fratello. Il procuratore generale Catherine Collignon che mi fa lontanamente pensare a Carla Ponte, a Lugano, al Ticino e a una trasmissione televisiva pomeridiana della tv della Svizzera italiana. Una badante che cerca lavoro. Spunti derivati da un fatto di cronaca, da più fatti di cronaca, o da altro per chi vuole approfondire con la lettura di polizieschi e «gialli» della letteratura belga e della letteratura francese. O si potrebbe anche pensare al commissario Maigret o alla letteratura francese secondo Sciascia e Camilleri. Studiamo! Leggiamo! Acculturiamoci! Mani e occhi sui libri! Pensando ad una coppia italo-belga. Conosco l'uomo del Belgio di questa coppia, una bravissima persona, beninteso, da vita di ogni giorno e tanta onestà, un uomo che ha anche sofferto molto nella vita. Lo conosco da decenni.
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