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venerdì 29 maggio 2020

I migranti tunisini fuggiti dal Villa Sikania di Siculiana - Saranno tutti ritrovati? Soluzioni innovative della Prefettura di Agrigento? Proteste più incisive dei cittadini? - Ogni bene alla donna curata

Chissà come sta la donna trasferita in ospedale per problemi di salute dalla nave Moby Zaza. Spero molto bene e le auguro il meglio. 

La fuga. I quattordici tunisini che protestavano ed erano stati sbarcati e trasferiti nel centro accoglienza di Villa Sikania a Siculiana (Ag) sono quelli che poi sono fuggiti da Villa Sikania? 

Il prefetto di Agrigento farà rafforzare la sorveglianza, soprattutto notturna? Quando saranno trovati tutti gli immigrati? 

Li manderanno in un altro centro agli arresti domiciliari in isolamento con il braccialetto elettronico? Gli hanno spiegato le conseguenze della loro fuga  visto che potrebbero avere una denuncia nel loro casellario giudiziario? 

Ci saranno nuove proteste molto incisive e «comunicative» a Siculiana? 

E poi la notizia che immigrati hanno lasciato il Villa Sikania. Leonardo Lauricella, sindaco siculianese: «Ho parlato con il prefetto, la gente è preoccupata». 

Circa cinquanta stranieri sono stati trasferiti dal centro d'accoglienza siculianese in altre strutture della Sicilia. Ottimo, grazie prefetta di Agrigento. 

Un sito agrigentino:  «Nessun commento politico, sociale o sindacale. Silenzio. 

Come dire…. Il problema è vostro. A noi non interessa niente». 

Concordo. Chi Interverrà? 

Nuccia Palermo e Musumeci. Nuccia Palermo, consigliera comunale di Agrigento, giorni fa per altre vicende: «Nello Musumeci lascia la porta del Mediterraneo spalancata». Cinque giorni fa: «È solo di ieri la splendida notizia del raggiungimento di quota zero contagi nella nostra regione. Sappiamo tutti che il raggiungimento di tale agognato obiettivo ci è costato un'enorme fatica: abbiamo fatto grandi sacrifici». 

Non concordo assolutamente sull'opinione sul presidente e governatore della Regione Sicilia e condivido pienamente sugli sforzi, le fatiche e i sacrifici.

Salvini. A me non piacciono le sue parole, ma ascoltiamolo e leggiamo le sue parole per trarne quei pochi aspetti positivi. 

Matteo Salvini: «Decine di immigrati in fuga dalla quarantena in provincia di Agrigento: il governo spalanca i porti a migliaia di clandestini e non è in grado di controllarli, mettendo a rischio la salute di tutti». 

La Prefettura e la Questura di Agrigento e le forze dell'ordine agrigentine devono impegnarsi moltissimo per fare rispettare la quarantena anche agli immigrati e non soltanto agli agrigentini ed a chi vive in provincia di Agrigento. 

Anche alcuni cittadini italiani, come avete letto sul mio blog, non hanno rispettato le regole e sono stati sanzionati. Uguaglianza anche per gli immigrati e si migliori la sorveglianza. Già in questi mesi si è migliorato. Forza e coraggio.

Non è vero che c'è una mancanza di controllo e un'invasione (soltanto quattro volte più arrivi di immigrati, a volte necessari contro il calo demografico e la penuria di lavoratori per certi incarichi che gli europei non vogliono più svolgere). 

Non è vero che si metta a rischio la salute di tutti. Matteo Salvini, Attilio Fontana e Giulio Gallera si occupino piuttosto del settanta per cento dei casi di Covid-19 nazionali in Lombardia e si chiedano perché regioni italiane del Centrosud non vogliano i turisti lombardi. 

Queste le parole di Matteo Salvini che ha commentato la fuga di decine di tunisini dal centro di accoglienza di Siculiana in provincia di Agrigento.

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