Un mio conoscente trapanese mi ha assicurato che è molto acculturato.
Il mezzo supplente che avrà la cattedra.
Don Francesco Montenegro e il suo successore, monsignor Alessandro Damiano, vescovo coadiutore.
Tredici anni di differenza, sessant'anni e settantatre.
Diploma di tecnico commerciale pochi anni dopo la mia nascita e ordinazione sacerdotale quando ero alla scuola media.
Teologia Morale all’Accademia Alfonsiana e Diritto Canonico alla Pontificia Università Angelicum di Roma.
Parroco a Trapani e ad Erice, dove vive il mio amico e conoscente.
Giudice del Tribunale ecclesiastico siciliano e vicario generale.
E poi la gara contro il cedimento della collina del Duomo di Agrigento.
Avevo pubblicato foto con la Cattedrale agrigentina.
Chissà da chi è stata davvero riaperta la Cattedrale di San Gerlando.
Sicuramente la Chiesa agrigentina e l'arcivescovado si erano lamentati moltissimo.
Buon lavoro all'Ufficio contro il dissesto idrogeologico.
Sicuramente il segno in rosso sulla agenda della Presidenza della Regione siciliana c'è da moltissimo tempo, molto più rispetto a quanto dovrebbe aspettare l'agenda di un meridionale che vuole tornare in Sicilia.
Altro che agenda rossa di Paolo Borsellino o agenda di Pio La Torre o di qualche catanese!
Il governatore siciliano si impegni con me per farmi tornare nella mia Agrigento visto che tornano già persino gli «argentini» siciliani.
Speriamo che questa cattedrale siciliana e altri numerosi beni monumentali che sorgono in quell'area siano al riparo almeno per un po' di tempo.
Si arriva fino alla chiesa di Sant’Alfonso e al Museo diocesano.
Che conosco bene perché ci sono stato.
Rocciatori, sistemazione idraulica, fossi e canalette che convoglieranno le acque piovane al piede della collina.
Speriamo che vada molto meglio di altre zone della città e dintorni che fanno acqua e lo si vede.
Micropali e tiranti su cinque quote differenti, cominciando dal basso verso l'alto.
Speriamo nell'impatto minimo sull'ambiente circostante.
Buon lavoro anche al direttore Maurizio Croce.
Se ricordo bene direttore della Protezione civile di Agrigento.
E c'è un nuovo progetto per Porto Empedocle: sarà uno scalo per le crociere.
Intanto sembra che l’assessore regionale al Turismo Manlio Messina dovrà rinunciare sicuramente ai turisti svizzeri visto che la Keller Sutter ha preannunciato che la Svizzera dovrebbe ancora rimanere chiusa la prossima estate.
Ai turisti svizzeri e stranieri in Svizzera, ad esempio bavaresi e tedeschi, probabilmente non importerà niente delle agevolazioni per il settore turistico siciliano, potrebbero non essere efficaci.
Quindi meno efficaci i pacchetti turistici con notti in Sicilia e soltanto una regalata dall’assessorato al Turismo siciliano.
Una contraddizione con il fatto che Nello Musumeci e la Regione Sicilia non vogliono me, siciliano, in Sicilia.
A me non interessano assolutamente questi pacchetti turistici.
Non ne usufruirò.
La «vacanza» a casa mia al mare in Sicilia, ammesso che mi vogliano Musumeci e Messina, oppure a convivere nella Svizzera francese.
E poi, dopo l’emergenza Covid19, i lavori sul cantiere del Ponte Petrusa ripresi.
E ad Agrigento, il cardinale Montenegro e «Gesù era solo come noi».
In realtà l'arcivescovo di Agrigento, il cardinale don Franco Montenegro, non vive solo a casa come me.
Frase pronunciata la Domenica delle Palme.
E poi Federmoda Confcommercio siciliana.
Piccoli indennizzi a fondo perduto che fino ad ora non sono ancora stati decisi da Nello Musumeci.
Chissà se continuerà a non volermi in Sicilia quest'uomo.
«Bene ha fatto Confcommercio a chiedere la riapertura di tutti i settori produttivi, specialmente al Sud, dove il rischio del contagio è stato tenuto a freno e dove il commercio – e la moda in particolare – rappresentano una voce fondamentale del Pil».
Grazie, Giuseppe Conte e comitato scientifico ed industriali, per avere riaperto attività soprattutto e in maggioranza al Nord, dove il virus c'è ancora e di più!
Federmoda chiede anche una semplificazione burocratica, ma mi sembra molto difficile e sono molto pessimista.
E il prolungamento della cassa integrazione in deroga e la riduzione dei tributi locali.
E la critica agli istituti bancari, alle banche.
Documento firmato da Patrizia Di Dio (presidente di Federmoda Palermo e vice presidente nazionale), Alfonso Valenza (Federmoda Agrigento); Gero Nicoletti (Caltanissetta); Riccardo Galimberti (Catania);
da Luisa Nasello (Enna);
da Sebastiano Gullotta (Messina), Daniele Russino (Ragusa); Sebastiano Brocca (Siracusa).
Non conosco Valenza.
E torniamo al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e all'ordinanza della fase due in Sicilia, in vigore dal quattro al diciassette maggio del 2020.
Probabilmente soltanto i miei potranno trasferirsi nella seconda casa a patto che vi rimangano per la stagione estiva.
Restano purtroppo le limitazioni all’accesso nell’Isola almeno fino al diciassette di maggio del 2020.
Chi ha domicilio nell’isola può tornare, ma le restrizioni ai collegamenti renderanno il rientro molto difficile.
E in ogni caso è in vigore l’obbligo di quarantena per quindici giorni.
Non vedo l'ora di andare a vivere nella Svizzera francese, anche nel prossimo autunno o nel 2021, se in Sicilia e in Italia non mi vogliono.
Dal quattro maggio possono lavorare con l’asporto ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar e pub, con il divieto di consumare nei locali e nelle adiacenze.
Forse interessa ai miei.
Riapriranno i cimiteri e sarà consentito acquistare fiori e piante.
Probabilmente i miei potranno andare alla tomba di mia madre.
Nell’ordinanza un punto riguarda gli animali da affezione per i quali sarà consentita la tolettatura.
E non mi interessa.
Novità pure per le società sportive che sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela eccetera.
Sbagliatissimo con la corsa non individuale, giusto con il tennis non a coppie, giustissimo per la pesca, la vela ed il ciclismo individuale.
E da lunedì quattro maggio anche il trasporto ferroviario in Sicilia entrerà nella fase due dell’emergenza sanitaria di questo nuovo coronavirus.
Tornano diverse corse regionali.
Restano le limitazioni sui treni provenienti da fuori Sicilia (pochissimi, ma a me risulta che siano totalmente diminuiti e non ce ne siano).
Non è stato riacceso il motore della Sicilia, assessore regionale alle Infrastrutture e ai trasporti Marco Falcone, riavviando le corse sulle tratte feroviarie Palermo-Catania, Messina-Palermo, Messina-Catania-Siracusa e Agrigento-Palermo perché Agrigento ha bisogno di molti più treni per Palermo e per Catania, tagliati negli ultimi decenni.
Di treni non lumaca come per Catania, se esiste ancora.
E poi si è parlato della seconda decade di maggio per la Catania - Caltagirone e la Siracusa - Modica - Caltanissetta.
Infine - finalmente dopo tutto questo comunicatificio inutile che non mi fa dormire la notte e schifosissimo! - Covid-19 e ad Agrigento Horeca Sicilia.
Sono molto pessimista sulla Liberazione dalle schifezze degli ultimi decenni.
La Liberazione dell'Italia dal nazifascismo era tutt'altro.
Non vedo rinascite e liberazioni.
Illusioni.
Uno dei promotori di Horeca Agrigento è il cuoco favarese Giuseppe Moscato.
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