Su di me - Scompaginando

domenica 31 maggio 2020

Musumeci, i siciliani non sono differenti dai turisti lombardi ed italiani, non ci deve essere obbligo di quarantena neanche per loro e non vogliono «polmoni da macello» come quelli del diciottenne lumbard nella «guerra» che continua contro il Sars-Co-V-2

Ieri ho fatto il primo bagno in un lago e mi sono divertito moltissimo in tutta sicurezza. Molti lombardi non rispettavano le regole e non avevano la mascherina.

Nello Musumeci deve, quindi, fare decadere l'obbligo di quarantena per i siciliani. 

Per suo fratello che da mezzo secolo vive a due passi da Monza o per chi, come me, ama moltissimo Morbegno (So) e vorrebbe vivere per tanti mesi da giugno - luglio in Sicilia e andarsene dalla Lombardia, forse non tornarci e, dopo l'arrivo di un vaccino, andare a vivere - chissà, forse per tre quarti di secolo - nella Svizzera francese per salvaguardare il mio futuro convivente anziano. Io ho moltissima cura di lui e gli canterei anche «La cura» di Franco Battiato... 

I turisti lombardi e italiani dal tre giugno ed evitare il diffondersi in Sicilia dell'epidemia di coronavirus Sars-Co-V-2 che continua ancora a colpire la terra lombarda, come ci dicono i dati. 

Beppe Sala pensi a controllare con la polizia municipale quegli assembramenti scioccanti dei revisionisti Covid-19 di destra che fanno ricordare i manifestanti dell'influenza spagnola di inizio novecento, prorestatari che un secolo fa avevano fatto moltissimi danni terribili. 

Il protocollo della Sicilia per i turisti lombardi ed italiani e per i siciliani che tornano nella loro terra non lo scrive Sala, bensì la Regione Sicilia e deve essere accettato ed accettabile dai siciliani. 

Non deve infastidirli e non deve fargli temere per la loro salute; io vedo, ad esempio, un berlinese che va in vacanza sull'isola tedesca di Sylt in una Germania, così differente dal territorio lombardo, con pochi morti; un grigionese, svizzero, che va al kebab a bere birra e lì in terra grigionese si è persino continuato a lavorare durante la loro fase uno Covid-19 e i dati sono buoni per loro. 

I lombardi sono nei dati comunicati ogni giorno differenti e diversi dal resto d'Italia. Lo dicono i numeri.

La «guerra» di questo nuovo coronavirus Sars-Co-V-2 continua in Lombardia a mietere morti e ad avere più nuovi contagi che nel resto d'Italia, metà o due terzi dei dati nazionali. Chi vuole la metà o i due terzi dei malati Covid-19 nazionali? Cari siciliani, vorreste un figlio con «polmoni da macello»? Non siamo carne da macello, noi siciliani!

Quanto a Francesco Boccia e a «chi liberamente viene in Sicilia e accetta la collaborazione con le autorita' sanitarie locali» perché non introdurre in Sicilia vantaggi e sconti sulla vacanza isolana per chi viene in Sicilia con il test sierologico molto recente, pochissimi giorni prima della partenza dalla Lombardia e dall'Italia? Come suggeriva Mariella Venditti. 

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