Su di me - Scompaginando

lunedì 8 giugno 2020

Alleanza solidale di consiglieri comunali di Siculiana e Agrigento e di deputati regionali per nuovi centri di accoglienza molto sicuri lontani da centri abitati?

Speriamo che un deputato  regionale (nome elencato fra i tag a fine articolo tramite i quali potete leggere moltissimo altro) vada a Siculiana a parlare con i cittadini e le cittadine rimediando finalmente alla sua assenza siculianese, direttamente in città. E che vada poi al Villaggio Mosè. 

E questo deputato regionale, Carmelo Pullara, vicepresidente della Commissione Sanità all’Ars, l'Assemblea regionale siciliana, il Parlamento regionale siciliano, sta avviando le procedure di accertamento della sussistenza dei requisiti igienico-sanitari delle strutture adibite a centri di accoglienza per migranti della provincia di Agrigento e della Sicilia? Più o meno questo gli ha chiesto Calogero Pisano, dirigente nazione di Fratelli d'Italia. 

Sarà necessario dividere ancora di più gli immigrati con l'apertura di nuovi centri di accoglienza per immigrati in altri quartieri di Agrigento ed in altre città della provincia di Agrigento. 

E saranno necessarie alleanze solidali fra consiglieri comunali agrigentini e deputati regionali, anche del Movimento Cinque Stelle Insieme ce la faremo (forse) contro queste infrazioni della legge.

Gerlando Gibilaro: «Si valuti lo sgombero» del centro di accoglienza e di quarantena del Villaggio Mosè. Gibilaro si sta impegnando per trovare un centro di accoglienza e quarantena fuori dal centro abitato di Agrigento? 

Giorgia Iacolino: «L’aver deciso di utilizzare un immobile di Villaggio Mose’ per far trascorrere la quarantena a 70 migranti giunti non si sa come ad Agrigento, non è stata una bella idea. Per di più alla luce degli scontri che si sarebbero verificati nelle ultime ore e che hanno visto protagonisti alcuni migranti che nel frattempo si sarebbero pure dileguati».
 
Non è vero che questi migranti siano giunti non si sa come ad Agrigento. Giorgia Iacolino si informi tramite i media. In territorio italiano hanno avuto un percorso tracciato sicuramente. 

Giorgia Iacolino si sta dando da fare per trovare «immobili» fuori dal centro abitato di Agrigento per fare trascorrere a questi migranti la quarantena ed il periodo di esame della richiesta di asilo (o per l'espulsione dal territorio italiano oppure per l'ottenimento di un lavoro che gli  agrigentini e gli italiani non vogliono più fare)? 

Continuiamo con quanto ha affermato Giorgia Iacolino: «Al netto delle ipocrisie che caratterizzano l’approccio nei confronti dei migranti che, ove di provenienza tunisina, andrebbero immediatamente rimpatriati giacché detto Paese non è zona di guerra, non sembra mutare», al tempo del coronavirus, «il profilo buonista ed inadeguato del governo nazionale sulla migrazione irregolare». 

Ci sono normative europee che non prevedono il rimpatrio immediato. Non mi sembra che, da questo punto di vista, il governo di Giuseppe Conte e le istituzioni europee siano inadeguate. 

Torniamo alle affermazioni di Giorgia Iacolino: «Per restituire serenità alle famiglie, ai giovani ed agli anziani del popoloso quartiere di Agrigento, il sindaco deve farsi carico immediatamente della responsabilità politica relativa allo sgombero della struttura di accoglienza» di Villaggio Mosè «la cui permanenza risulta incompatibile, anche alla luce dei fatti incresciosi delle ultime ore che minano l’ordine pubblico, con la serena ed ordinata convivenza della comunità agrigentina» di Villaggio Mosè. 

Non mi risulta che il sindaco di Agrigento abbia ancora richiesto l'esame della struttura e abbia avviato le procedure di sgombero nel caso in cui la struttura non rispetti le leggi e le normative.

Neanche il sindaco di Siculiana finora è riuscito ad ottenere lo sgombero dell'ex Villa Sikania. 
 
Grazie anche ad Agrigento Notizie

Nessun commento:

Posta un commento