secondo Ermes Ronchi in «Nessun viaggio è lungo per chi ama»,
Lo diresti un linguaggio da romanzi, da pirati e da avventure, da favole o da innamorati
Già, i romanzi...
Il mio amatissimo genere letterario dei romanzi!
I romanzi con i pirati mi fanno pensare a «Peter Pan» ed a James Matthew Barrie e a Capitan Uncino.
Ed a voi?
Accenni di Peter Pan - si apprende da Wikipedia - già nel romanzo «L'uccellino bianco» dello scozzese Barrie
e successivamente a teatro «Peter Pan, o il ragazzo che non voleva crescere».
Quindi il romanzo «Peter Pan nei giardini di Kensington» e «Peter e Wendy».
Romanzo di avventure?
«L'avventuroso Simplicius Simplicissimus» di Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen forse.
Favole e fiabe?
Numerose.
Con il mio amico Wolf chattiamo su Whatsapp su Cappuccetto rosso e sul lupo cattivo, Wolf in tedesco.
Ed ho un conoscente Hans Andersen in Danimarca.
Hans Christian Andersen e «La sirenetta».
Quindi uno dei linguaggi dell'amore, quello degli innamorati.
Poi con frate Ermes passiamo alla citazione ronchiana non letterale di Giuseppe Ungaretti: «il Cielo prepara oasi ai nomadi d'amore».
Poesia «Il tramonto» dalla raccolta «L'allegria», sezione «Il porto sepolto».
Grazie al sito Scuolissima ed a Letizia Saitta, una studentessa o ex studentessa del liceo classico Capizzi di Catania.
Padre Ermes continua con «dov'è il tuo tesoro, là corre felice il tuo cuore», ancora Vangelo di Matteo (Mt 6, 21).
Infine, fra le letture anche il Primo libro dei Re (1Re 3, 5 ed anche 7 - 12);
il Salmo 118, uno dei Salmi;
la Lettera ai Romani di San Paolo (Romani 8, 28 - 30).
Questo commento al Vangelo ronchiano è stato pubblicato oggi, giovedì ventitre luglio 2020.
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