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venerdì 7 agosto 2020

Pietro rischia di affondare, il vento del «Primo libro dei Re», i Salmi, Ermes Ronchi e la Lettera ai Romani di San Paolo


Notissima l'immagine di Gesù Cristo che cammina sulle acque, ripresa persino da film «laici», da commedie, rispettosi del testo. 




Penso a Fantozzi in «Superfantozzi» ad esempio. Meno ricordata questa «immagine» dell'apostolo Pietro. 

«Il Signore ci salva oltre ogni nostro dubbio» di Ermes Ronchi su Avvenire e su Ermes Ronchi #CMLibri su Mix.


 

Fra le letture la prima è il Primo libro dei Re (1 Re 19, 9 ed anche 11 - 13). Una caverna dove Elia passa la notte. Il Signore gli parla ed Elia comincia a rispondergli così: «Ardo di tanto zelo per il Signore, Dio degli eserciti». E poi continua. 

Qualcuno dice ad Elia di stare sul monte. Ci fu un vento grande e gagliardo, «tale da scuotere le montagne e spaccare le pietre, ma il Signore  non era nel vento». Il vento mi fa pensare al passo biblico di Matteo visto che Gesù, Pietro e gli apostoli hanno mare mosso. 

Nel Libro dei Re la continuazione è, invece, molto triste e mi ha «turbato»: «Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco». Purtroppo i passi non riferiscono sempre di vicende allegre. 

Poi «il sussurro di una brezza leggera». Elia si copre la faccia con il mantello, ma per noi forse, in tempi di nuovo coronavirus Sars-Co-V-2, non è molto consigliabile. 

Ma torniamo a padre Ronchi. Le altre due letture sono uno dei Salmi, il Salmo 84, e la Lettera ai Romani di San Paolo (Romani 9, 1 - 5). 

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