Abbiamo appreso che l’emergenza del coronavirus Sars-Co-V2 ha fermato non soltanto nel 2020,
ma anche per il 2021 la Sagra del mandorlo in fiore di Agrigento che viene posticipata al 2022.
L’amministrazione comunale agrigentina ha incaricato il Parco archeologico Valle dei templi di Agrigento di essere il promotore, fondatore e progettista del festival del folkore, e forse è giusto così, ma in questo clima di pandemia probabilmente non ci sono state le condizioni - oppure magari sì in maniera davvero «ultra-alleggerita» al massimo ed ovviamente soltanto in modalità on-line, in rete - e non c’è stata la possibilità di programmare la kermesse o forse non si è voluto oppure, chissà, non era conveniente e sarebbe stata costi economici.
Secondo Roberto Sciarratta, direttore del Parco Valle dei templi agrigentino «la prossima Sagra dovrà essere una vera e propria Festa di primavera che possa coinvolgere tanti giovani, e si possa prolungare per tutti i mesi della primavera».
A me non sembra che si siano coinvolti tanti giovani.
E una Sagra del mandorlo con un pre-Sagra durante le vacanze di Natale ed un post-Sagra durante le vacanze estive quando molti emigrati che non riescono a lavorare ad Agrigento tornano a casa in Sicilia?
Nessun commento:
Posta un commento