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martedì 28 marzo 2023

«La Roba» - e «Nedda» e Rosso Malpelo tutto assieme - da Verga per la regia di Guglielmo Ferro con Enrico Guarneri, Giampaolo Romania, Alessandra Falci e Maria Chiara Pappalardo

«La roba» 

 

 

 

da Giovanni Verga per la regia teatrale di Guglielmo Ferro

 

 

 

con in scena Enrico Guarneri che torna a misurarsi con l’opera verghiana 

 

 

 

dopo «I Malavoglia» e «Mastro don Gesualdo».

 

 

 

Con lui ci saranno Giampaolo Romania

 

 

 

Nadia De Luca, Francesca Ferro, Rosario Marco Amato, 

 

 

 

Elisa Franco, Alessandra Falci, Gianni Fontanarosa, 

 

 

 

Giuseppe Parisi e Maria Chiara Pappalardo.

 

 

 

“La roba” è prodotta dall’associazione Progetto teatrando – Ata Carlentini che da anni promuove 

 

 

 

il patrimonio culturale della letteratura siciliana

 

 

 

attraverso un lavoro di riscrittura drammaturgica dei nostri classici.

 

 

 

Il nuovo progetto per questa stagione teatrale

 

 

 

è la messinscena teatrale di alcune delle novella più esemplificative 

 

 

 

delle raccolte «Vita dei campi» e “Novelle rusticane” di Giovanni Verga, il preludio verista che ha portato l’autore catanese e siciliano 

 

 

 

all’approdo al ciclo dei vinti 

 

 

 

del romanzo «I Malavoglia»

 

 

 

In «Nedda», «Rosso Malpelo» e «La roba» Verga affronta problematiche, precisamente problematiche socioeconomiche dei più umili.  




E la Sicilia alla fine dell'Ottocento, l'ancora di salvezza e l'epoca, i protagonisti non sono vincitori

 

 

 

ma anche gli spettatori

 

 

 

gli spettatori teatrali

 

 

 

«Sono i vinti della Sicilia alla fine dell’Ottocento – aveva spiegato Guglielmo Ferro nelle sue note di regia – che, travolti dalla “fiumana del progresso”, non possono fare altro che sopravvivere aggrappandosi ai beni materiali. La ‘roba’ in Verga diventa àncora di salvezza per tutti i derelitti della società, per coloro che lottano a costo della vita pur di non soccombere al ‘darwinismo sociale’ dell’epoca. 

 

 

 

Nessun vincitore tra i protagonisti delle novelle, solo vinti. Nessuna vera speranza di riscatto ma solo la crudezza della loro miserabile esistenza. Nessun giudizio morale a rassicurare lo spettatore».

 

 

 

E si continua con il pubblico, un'analisi e la terra, il frumento:

 

 

 

«Il pubblico – anticipa l’attore catanese – vedrà uno spaccato di quella Sicilia dell’Ottocento che viene fuori dalla penna straordinaria di Verga, con la sua attenta vivisezione e analisi delle problematiche patologiche di certi uomini. In questo caso, c’è l’attaccamento malato di don Mazzarò alla ’roba’, che a quei tempi erano gli agrumeti, la terra, le bestie, il frumento, le galline».

 

 

 

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Purtroppo non sono riuscito ad andare il martedì ventotto di marzo di questo 2023 e spero di trovare 

 

 

 

il biglietto per il Teatro Pirandello nel centro di Agrigento per il mercoledì ventinove.

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