«Stanno sparando sulla nostra canzone» - quasi impegnato con il Paese (mondiale) del mixer ed ambientato ai tempi del post-influenza spagnola.
La Spagnola differente, ma non troppo differente, dal Covid.
Ed il Paese non necessariamente ed esclusivamente gli Usa, ma anche l'Italia.
L'inizio di «Stanno sparando sulla nostra canzone» con «Sexbomb» di Tom Jones e Mousse T. sui passi di «Thriller» di Michael Jackson.
Poi David Bowie.
E «What is Love» di Haddaway e «Mi vendo» di Renato Zero.
«Fly Me To The Moon» di Frank Sinatra con «In other words I love you».
«Kiss» di Prince & The Revolution.
«Certe notti» di Ligabue.
«I Wanna Be Loved By You» di Marilyn Monroe dalla colonna sonora del film «A qualcuno piace caldo» che sembra uscita da un'interpretazione di Björk.
Ma torniamo a lei, Veronica Pivetti, in completo look nero - trucco compreso.
Calzamaglia simile a stivaloni lunghissimi fin quasi al ginocchio ed una sorta di completino sexy e senza maniche che termina in maniera quasi simile ad una minigonna.
Valorizzato da «Besame mucho».
La strategia di un boss per amori volubili prima di «Amami ancora» di Gianna Nannini.
E poi arriva, finalmente e modificata, quasi in versione diabolica, «Bad» di Michael Jackson.
«Killing me softly» di Roberta Flack, poi dei Fugees, reinterpretata e conclusa quasi come una danza popolare irlandese.
«Moon river» dalla colonna sonora del film «Colazione da Tiffany».
Il pubblico ride - giustamente - sulle farfalle allo stomaco, secondo l'uomo, interpretate da un personaggio, dal personaggio femminile - in questo caso Veronica Pivetti - come gastrite e bronchite.
Riferimenti a «Dio è morto» di Francesco Guccini.
«The Show Must Go On» dei Queen dopo un colpo di pistola sparato.
Pistola contro pistola fra lui e lei.
Sembriamo in «Ba... ba... bambolina.. butta giù quella pistola» di Ligabue, in un album musicale molto cinematografico.
È lei che ha sparato a Nick Malandrino, il boss dei boss.
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