Lo studioso Enzo Siciliano aveva scritto la prefazione di tre raccolte delle opere di
Luigi Pirandello:
per lui lavoro con «Il teatro», il teatro pirandelliano, per Euroclub Italia nel 1994;
con «Le novelle»,
o Mondolibri nel 2004;
con «I romanzi», i romanzi pirandelliani.
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11.12.2021 Ogni sala dedicata a un tema differente, come tappe di un viaggio letterario:
la Sala 1A (L’uomo e la famiglia) introduce alla visita attraverso la pittura, passione della famiglia Pirandello (mi ricordo moltissimo questo particolare);
la 1B (I paesaggi dell’anima e il Giano bifronte) ai suoi luoghi del cuore e ai dualismi pirandelliani;
la 2 (Teatro e cinema) è dedicata alla produzione teatrale e cinematografica dell’autore ed è caratterizzata da una proiezione immersiva che consente al visitatore di trovarsi al centro delle rappresentazioni narrate;
la Sala 3 (Vita e morte) ospita il vaso greco che conservò le ceneri dello scrittore e offre una grande proiezione video attraverso cui è facile immedesimarsi negli eventi principali della vita dell’autore, compreso il conferimento del Nobel;
nella 4 (Sala delle parole) il visitatore entrerà fisicamente nel vocabolario pirandelliano;
nella 5 (Romanzi, novelle e poesie) una riproduzione dello scrittoio appartenuto allo scrittore invita il visitatore a sfogliare digitalmente i suoi taccuini e i suoi appunti e me la ricordo ancora;
la Sala 6 (Le maschere) è dedicata a un tema caro all’opera pirandelliana, il visitatore è messo a confronto con le proprie maschere, attraverso quelle virtuali che prendono vita sui monitor a parete.
Forse me la ricordo.
La villa dove ha sede la Casa Museo Luigi Pirandello, appartenne ai Ricci Gramitto, avi di parte materna dello scrittore, sin dal 1817.
Agrigento ha una via Caterina Ricci Gramitto a Fontanelle.
In questa residenza, la Casa natale pirandelliana di contrada Kaos,
qui ad Agrigento,
ma non a Fontanelle,
infatti, trovò rifugio la famiglia Pirandello per sfuggire alla grave epidemia di colera che nel 1867 imperversava in tutta la Sicilia.
Non lo sapevo.
Danneggiata nel 1944 dallo scoppio del vicino deposito di munizioni delle truppe americane,
venne dichiarata nel 1949 monumento nazionale.
Sapevo poco anche di questo.
Tre anni dopo la Regione Siciliana l’acquistò e diede inizio ai lavori di restauro e sistemazione della Casa e della stradella di collegamento al pino marittimo, il celebre albero sotto il quale il drammaturgo agrigentino trovò ispirazione per alcune delle sue più celebri opere.
Ottimo, davvero ottimo.
Dal 1987 la Casa natale costituisce un unico istituto con la Biblioteca Luigi Pirandello.
Forse ancora, chissà.
Ed avevo visto una foto di Nino Piraneo, ma non me la ricordo più.
Ed alla Casa natale di Luigi Pirandello avevo partecipato
ad un evento letterario.
A «Natale a casa Pirandello».
In un giorno fra l’undici di dicembre del 2021 ed il sei di gennaio del 2022.
Probabilmente a gennaio.
A cura di CoopCulture.
Non ero stato ad incontri sul letterato agrigentino ed ho scoperto sulla sua storia, anche tramite la multimedialità,
in questo ciclo di visite guidate.
dei lavori di ristrutturazione,
del progetto multimediale,
della vita del letterato siciliano e della sua arte.
Ed avevo seguito il percorso di lettura, analisi e fruizione di questo progetto multimediale.
La visita era già disponibile in lingua italiana ed in inglese ed avevo, ovviamente, scelto l'italiano.
Ed alle undici del mattino,
alle dodici,
a mezzogiorno,
fra la mattina ed il pomeriggio,
e poi alle sedici ed alle diciassette,
alle quattro ed alle cinque del pomeriggio,
visite guidate gratuite per tutti ed avevo preso parte ad una di queste.
Non lo sapevo.
Il nuovo allestimento era stato curato da Tim ed Ett.
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