Su di me - Scompaginando

mercoledì 5 luglio 2023

«San Calogero e la sua città» - Agrigento - di Elio Di Bella

Cercherò di muovermi, di andare accanto alla via Atenea
 
 
 
 
 
 
qui nel mio centro di Agrigento,
 
 
 
dove verrà presentato il libro di Elio Di Bella su san Calogero, «San Calogero e la sua città».



Di Bella era stato mio professore di religione al liceo classico Empedocle di Agrigento.



 
 
 
partecipante attivo all'organizzazione della festa di San Calogero ad Agrigento, dialogheranno con l’autore, 
 
 
 
dopo i saluti del presidente del Circolo culturale Empedocleo, Giuseppe Adamo.



Sono sicuro che Casesa potrà dare ancora più concretezza all'incontro culturale con la sua esperienza concreta e decennale nell'organizzazione di questa festa importantissima per la mia città.



E con Lia Rocco ci sarà un altro punto di vista.



Interessante apprendere che da cinque secoli ad Agrigento (quindi dal Seicento?) nel mese di luglio alcuni fedeli affrontano la calura estiva agrigentina, siciliana, 
 
 
 
per chiedere ad un Santo nero ogni genere di grazia 
 
 
 
e portano a compimento le promesse anche con un lungo viaggio a piedi scalzi. 
 
 
 
Il festino di San Calogero, il taumaturgo che continuerebbe a fare miracoli (il taumaturgo - si può leggere sul sito in rete dell'enciclopedia Treccani - è appunto chi può fare miracoli). 
 
 
 
Ed a moltiplicare devoti in tante città della Sicilia, fra cui Porto Empedocle e Realmonte (Ag- provincia di Agrigento), una grande festa, suppongo molto differente dal festino di santa Rosalia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Durante gli otto giorni di festa si intersecherebbero misticismo, antiche tradizioni, leggende e fede cristiana, profonda fede cristiana, - e mi chiedo se Elio Di Bella approfondirà molto durante l'incontro culturale.
 
 
 
Ed ottimo che documenti d’archivio, saggi brevi, descrizioni di viaggiatori, articoli di giornali
 
 
 
articoli di giornali d’epoca, lettere, vengono presentati nel libro di Elio Di Bella.
 
 
 
Ottimo e vorrei approfondire, ma suppongo che non riuscirò ad arrivare lì perché ho un altro impegno. 
 
 
 
Tutti questi testi - sostiene Di Bella - descrivono come la festa sarebbe rimasta fedele a se stessa nei secoli, divenendo nel tempo un’esperienza di popolo che non ha eguali.
 
 
 
 
Il libro, a quanto pare, ci porta alla scoperta di aspetti e suggestioni del festino di Agrigento ben poco conosciuti - e questo è davvero ottimo e mi rende curioso su quali siano. 



Mi potrebbe far comprendere, inoltre, come sono nati i vari momenti della festa che la caratterizzano, ormai tradizionalmente, e quali aspetti sono invece del tutto scomparsi, sebbene alcuni meriterebbero di essere riproposti.
 
 
 

Conosco questa festa e da alcuni anni ci partecipo e mi piacerebbe sapere come siano nati i momenti di questa festa. 




E vorrei sapere anche quali sono i momenti scomparsi. 



Secondo quanto scrive Elio Di Bella, peraltro, esisterebbe un profondo legame tra il santo e il mondo dei contadini e con tutta la città di Agrigento, che ha continuato a celebrare questa antica festa conservandone i valori e l’originalità, nonostante le trasformazioni avvenute nelle sue varie vicende storiche locali e i cambiamenti nella mentalità dei suoi cittadini.



Una festa non soltanto dei contadini, ma del popolo, anche degli umili, aggiungo io. 
 
 
 
E volete visitare la Agrigento di san Calogero tutto l'anno insieme al mio blog CMTempoLibero?
 
 
 

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Presentazione oggi, mercoledì cinque di luglio di questo 2023
 
 
 
alle diciassette e trenta.

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