Sulla Strada Esa Mosé - San Biagio,
nella mia Agrigento,
il biologico di un ristorante.
E passiamo agli anelletti siciliani bio, non di questo ristorante, ma di una società.
Con semola molita a freddo a meno di quaranta gradi di grano duro biologico del Sud Italia.
Trafilata al bronzo ed essiccazione a temperatura moderata a sessantotto - settanta gradi.
Cottura di dieci - undici minuti.
Consigliato di servirla al dente.
Grano seminato in autunno in rotazione con leguminose e, se ho capito bene, piante da orto e foraggi.
Eliminazione delle erbe con mezzi meccanici e senza prodotti chimici di sintesi.
Mietitura a piena maturazione fra metà giugno e fine luglio,
a seconda delle annate e delle altitudini.
Per cento grammi di prodotto trecento cinquantatre kilocalorie,
uno virgola quattro grassi di cui meno di zero virgola cinque acidi grassi saturi,
settantanove grammi di carboidrati di cui quattro virgola due grammi di zuccheri,
due virgola sette grammi di fibre,
undici grammi di proteine e per fortuna meno di zero virgola zero uno grammi di sale.
Il pastificio rispetterebbe i criteri dell'architettura ecosostenibile.
Confezione in polipropilene riciclabile, in plastica.
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Biologico al ristorante panoramico Ambrosia.
Anelletti bio prodotti e confezionati per la cooperativa sociale onlus e Consorzio Libera Terra Mediterraneo di Corleone (provincia di Palermo)
in uno stabilimento di Casteldidone,
Sulla confezione anche il marchio difficilmente leggibile del Consorzio Sviluppo e legalità.
Più visibile il marchio «Libera terra - Le terre liberate dalle mafie».
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