Su di me - Scompaginando

mercoledì 2 agosto 2023

«La cicaliera» di Léautier secondo Camilleri con Marisa Fabbri e la partecipazione di Carpentieri #Audio L'omaggio di Pirandello all'ottantesimo compleanno di Verga

Purtroppo ho soltanto guardato la fine più alla fine del monologo «La cicaliera»

 

 

 

di Gilbert Léautier secondo il drammaturgo e scrittore Andrea Camilleri, 

 

 

 

con Marisa Fabbri e la partecipazione di Renato Carpentieri,

 

 

 

messo in scena nel 1982 e trasmesso da Rai 5

 

 

 

E Carpentieri aveva partecipato al film «La stranezza» ambientato ad Agrigento - di cui scrivo nelle prossime righe.

 

 

 

L’omaggio ed il tributo per l’ottantesimo genetliaco e compleanno di Giovanni Verga è l’occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello

 

 

 

Ottimo il ritorno in terra siciliana.

 

 

 

All’arrivo a Girgenti - l'antenata di Agrigento ed, oggi, 

 

 

 

il suo centro storico

 

 

 

una notizia dolorosa, 

 

 

 

la morte dell’amata balia Maria Stella, 

 

 

 

lo porta ad incontrare due becchini, Nofrio e Bastiano (Salvo Ficarra e Valentino Picone), 

 

 

 

che per diletto praticano anche il teatro.

 

 

 

Ottima scelta la loro.

 

 

 

Un banale disguido - non mi ricordo quale - 

 

 

 

impedisce e ritarda il funerale della balia e costringe lo scrittore ad addentrarsi con i due becchini nei gironi infernali della corruzione degli addetti al cimitero e poi ad attendere che l’incidente si risolva, 

 

 

 

attesa nella sua casa nella valle della contrada Caos, qui nella mia Agrigento.  




Ossessionato da un’idea strana e ancora indefinita, 

 

 

 

la creazione di una nuova commedia (che non ho ancora letto nella sua totalità), Pirandello trascorre là ore inquiete e febbrili durante le quali si susseguono visioni spettrali, ricordi, malinconiche apparizioni.

 

 

 

Ritornato a Girgenti dopo l’incontro con Giovanni Verga (ricordo questo incontro sul grande schermo al cinema), sempre più incuriosito dal fascino singolare dei due becchini (non so perché), Pirandello ne spia le prove - divertente la scena - e assiste alla prima della loro nuova farsa: 

 

 

 

«La trincea del rimorso, ovvero Cicciareddu e Pietruzzu» (titolo un po' in italiano ed un po' in siciliano).




Ed alla Festa del cinema di Roma ed alla Sala Sinopoli saranno proiettati altri film pirandelliani?




E volete rivivere la Roma del 1921 e della prima dei «Sei personaggi in cerca d'autore» 

 

 

 

al Teatro Valle anche ad Agrigento?

 

 


Già visto «Una storia senza nome» con il mix di invenzione e storia, finzione e realtà, teatro e vita?



E per qualcuno di loro mi ricordo come recitano, soprattutto i protagonisti - che recitano bene, ma non lasciano ricordi di ottima e superba recitazione ed interpretazione attoriale: Toni Servillo nella parte di Luigi Pirandello, Salvo Ficarra e Valentino Picone in quelle di Onofrio e Sebastiano e Giulia Andò, Rosario Lisma, Donatella Finocchiaro, Galatea Ranzi, Luigi Lo Cascio ed, appunto, Renato Carpentieri in una produzione Bibi Film e Tramp Limited con Medusa Film e Rai Cinema, in collaborazione con Prime Video, 

 

 

 

in sala dal ventisette di ottobre dello scorso 2022.




Grazie alla pagina Cultura di Grandangolo.

Nessun commento:

Posta un commento