Chissà come sono i momenti musicali della colonna sonora,
della colonna sonora televisiva,
di Andrea Guerra per il quinto episodio,
«Il terzo segreto»,
in cui si vede Vigata,
nei libri più o meno la Porto Empedocle (Ag- provincia di Agrigento)
dello scrittore Andrea Camilleri,
la sua città natale e luogo di nascita di una mia parente davvero molto «familiare».
su Tumblr (profilo),
e su Google Maps
e potete seguirmi lì.
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Così come avete la
possibilità di leggere moltissimo altro sia tramite alcuni dei tag alla
fine di questo testo e post
sia attraverso tutte le etichette a conclusione della colonna destra
di questo blog (se non cambierò le impostazioni grafiche un giorno).
La sigla della canzone iniziale è «Curri curri» («Corri corri»).
Poi «Vuci mia cantannu vai» («Voce mia vai cantando»), «Malamuri» («Malamore»), «Lu jornu ca cantavanu li manu» («Il giorno che cantavano le mani»), «Calati juncu ca passa la china» (non facile da tradurre subito), «Anticchia i celu supra a testa» («Un po' di cielo sopra la testa», ma qui ad Agrigento e Porto Empedocle si scrive «tanticchia»).
Ed Andrea Guerra aveva anche realizzato la colonna sonora cinematografica del film «Bocche inutili».
Nel cast cinematografico Margot Sikabonyi (numerosi di noi la conoscono anche per «Un medico in famiglia»),
ma anche Lorenza Indovina, Nina Torresi, insieme a
Morenza Gentile, Anna Gargano, Sara Zanieri, Lavinia Cipriani con la
partecipazione di Patrizia Loreti (non credo di conoscerne nessuna; soltanto il nome di Lorenza Indovina è più noto).
Il
film, come vi avevo scritto, si avvale delle musiche originali di Andrea Guerra.
Protagoniste
della vicenda sembrano essere - non ho ancora guardato questo film - le donne, la
fame, le violenze e i soprusi delle Ss che le
deridono, maltrattano, violentano e compiono esperimenti medici sui loro
corpi, martoriandoli fino ad ucciderle.
Storie
dell'Olocausto, dunque, che sarebbero prese da testimonianze documentate, anche se sembrano
incredibili per quanto brutali.
La protagonista sarebbe Ester, ebrea italiana di quarant'anni rimasta sola nel campo di transito di Fossoli vicino a Carpi.
Non sono mai stato lì.
Un’amicizia con Ada, un
viaggio verso Auschwitz (mai stato neanche là),
il futuro di un bambino,
di una gravidanza.
A quanto pare femminilità negata secondo il regista,
di cui potete leggere il nome
qui,
e si vede il campo di prigionia e
concentramento di Fossoli allestito dagli italiani nel
1942 e oggi Museo-monumento del deportato.
Buone vacanze a voi là.
«Bocche inutili» aveva avuto il
sostegno della Regione Emilia-Romagna ed il supporto di Emilia-Romagna
Film-Commission e le
due serate agrigentine, di
Agrigento - a cui sarei andato anni fa, ma avevo il Covid purtroppo - avevano avuto inizio alle venti con la presenza del regista e di Margot Sikabonvi.
L’anteprima era stata a Roma il venticinque di aprile in occasione del 77° Anniversario della Liberazione.
e di notizie agrigentine e un po' siciliane e un po' italiane
AgrigentoOggi.
La proiezione cinematografica era avvenuta
venerdì ventinove e sabato trenta di aprile del 2022.
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