Non vado ad «Al calar del sole»
di «Sere Fai d'estate»
al giardino della Kolymbethra,
di viale Caduti di Marzabotto,
per «Human Rites»
- che ho ascoltato su Deezer,
e sotto leggete cosa ne penso -
di e con Beercock,
a quanto pare anglo-italiano,
un cantante,
un musicista,
forse persino un poeta ed un attore di teatro,
ma di questo non ne so molto,
dato che non ce n'è traccia su Deezer.
E cominciava bene, su Deezer, «see you around the bend»,
ma poi diventa una schifezza,
e poi fa alti e bassi lungo la schifezza;
simile, ma notevolmente migliore, e con altri risultati, «feel your fall»
- e sembra quasi di sentire gli zoccoli dei cavalli...;
migliore «unfolded»,
ma non tale da spingermi ad andare a questo concerto.
molto, ma molto migliore «my day becomes an hour»,
si «scende» nuovamente con «burn my lyre»,
che non vorrei continuare ad ascoltare alla radio,
cambierei canale;
«in bliss» mi è persino passata avanti, quasi come se non la avessi ascoltata;
«the wreck of a rainbow» sembra seguire un certo filone di cantautorato che non mi piace assolutamente,
qui anche rock,
qui anche blues;
rallenta nettamente «the name of things»
e continua con i suoni un po' blues,
un po' rock,
migliorando successivamente grazie ad un coro,
persino un po' gospel;
passa quasi come se inascoltata «you and your nudity»;
superba, invece, «cling»
con voci molto valide.
E non ero andato un anno fa neanche lì per la jazzista Francesca Remigi (Archipelagus),
in un concerto che era stato organizzato in collaborazione con una rassegna musicale, Festivalle.
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Nella domenica ventotto di agosto del 2022 la jazzista Remigi.
Il sabato ventisei di agosto di questo 2023, invece, Beercock.
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