Su di me - Scompaginando

sabato 6 aprile 2024

Della novella pirandelliana «La signora Speranza» non ancora l'audiolettura di Tizza per me con l'Europa, Otello e re Lear, le «canzoncine anacreontiche», il martello di Vulcano, l'«ebreo errante», Esopo, più o meno lo Zephiro di Petrarca - Ed il «debutto» di «Le letture di CMLibri»


Non l'audiolettura,



o l'audio lettura,



della novella «La signora Speranza»,



di Luigi Pirandello,



letta da Giuseppe Tizza,



per me,



ma direttamente dal libro,



spero presto,



ed, intanto, da un sito internet.



Ho scritto, peraltro, ad un amico di Berlino su questo passo:



«I congressisti, naturalmente, erano stati ricevuti a Corte: a Berlino, a Vienna, a Cristiania, a Bruxelles, a Copenaghen ecc., qualcuna di queste Corti, naturalmente, aveva dato sontuose feste in loro onore, donde – naturalmente – la cordialissima amicizia di Cariolin coi sovrani d’Europa, l’amicizia quasi fraterna con quel dotto e simpaticone re Oscar di Svezia e Norvegia, il quale, un giorno…»



Ci sono anche Otello e re Lear di William Shakespeare:



«Anche Shakespeare con la bile creò Otello, creò Re Lear!»



E le «canzoncine anacreontiche»,



secondo lo stile di Anacronte.



Ed il martello di Vulcano:



«Quando un’idea mi s’è confitta qui, neanche se mi spaccano la testa col martello di Vulcano ne esce, lo sappia!»



Si torna alla «geografia»,



con Barcellona,



con Lione,



con Colonia:



«Peccato, che sarebbe stato per poco: fra un mese doveva ri­partire per Barcellona, e poi da Barcellona per Lione e da Lione per Colonia…»



E l'«Ebreo errante»



che mi fa pensare ad un ebreo che conosco:



«Meno male che, per distrarsi – quando gli af­fari però (questo sì, prima di tutto!) erano ben sistemati e contentati i direttori delle fabbriche di seta che lo mandavano in giro così, come l’Ebreo errante – trovava sempre modo di combinarne qualcuna.»



E la nascita a Caserta di Carolina «Carolinona» Pentoni nel 1865:



«Trentacinque, gliel’assicuro: son nata nel 1865 a Caserta.»



Probabilmente volutamente ed intenzionalmente non perfetta la scrittura delle parole



«Zeffiro torna e il bel tempo rimena…»



che mi hanno «insospettito»,



risvegliato ricordi letterari,



ho fatto la ricerca in internet.



Sul motore di ricerca Ecosia ed il risultato è stato il sonetto «Zephiro torna, e 'l bel tempo rimena»



di Francesco Petrarca.



La fiaba «Le oche e le gru»



di Esopo diventa, invece,



«l’apologo delle oche e della gru migranti»,



come un'altra ricerca Ecosia mi ha svelato.



In quasi conclusione, questa novella pirandelliana ricorda molte opere dello scrittore agrigentino,



fra cui il romanzo «Il fu Mattia Pascal»,



tiene «incollato»



il lettore quasi fino alla fine,



ma è troppo lunga,



un po' noiosa,



ed il finale delude dopo la suspense creata.



Forse vale sei e mezzo o sette o sette mezzo



- da 👍👍👍👍👍👍🫳 o poco più.



Ed, insieme al mio blog CMTempoLibero,



dalla Calabria (un personaggio è calabrese),



da tutta la Sicilia (si parla di scuole siciliane in questa novella pirandelliana),



da Berlino,



da Vienna,



da Bruxelles,



da Copenhagen,



dall'Europa,



dalla Svezia,



dalla Norvegia,



da Colonia,



da Barcellona,



da Lione,



da Caserta,



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in internet,



se non modifico le impostazioni grafiche (🔧),



il che è altamente improbabile,



anche se teoricamente possibile.



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