Su di me - Scompaginando

venerdì 7 giugno 2024

Alle Europee il candidato più valido per me, anche perché contro il rigassificatore di Porto Empedocle, nella circoscrizione Isole dell'Italia mi sembra Bartolo, anche se vive lontano dalla mia città

Alle Europee, 

 

 

 

alle elezioni europee, 

 

 

 

dell'Alleanza Verdi e sinistra non credo che voterò Leoluca Orlando, 




perché non è di Agrigento,




perché non suscita il mio interesse;




potrei votare,




ma mi sembra molto difficile, Ilaria Salis,




perché ancora più lontana dalla mia realtà di Agrigento;




più vicino Mimmo Lucano,




ma non della mia città;




chissà chi è questa Cinzia Dato nata a Catania,




non so nulla di lei e, dunque,




perché dovrei votarla?




Chissà chi è quest'altro, Emanuele Barbara,

 

 

 

di Verona.

 

 

 

O quest'altra,

 

 

 

una certa Giuliana Fiertler,

 

 

 

nata a Messina.

 

 

 

Dell'altra regione della mia circoscrizione elettorale europea, 

 

 

 

della Sardegna,

 

 

 

Francesco Muscau,

 

 

 

di Lanusei (Nu - provincia di Nuoro),

 

 

 

che ovviamente non conosco ugualmente.

 

 

 

Si ritorna, invece, in Sicilia con una donna a me completamente ignota, Stefania Pagliazzo,

 

 

 

che non ho mai visto e sarebbe nata a Ragusa.

 

 

 

Mi sembra difficile,

 

 

 

anche se la stima mediatica rimane pur sempre stima mediatica e non stima del mondo reale,

 

 

 

ed in queste votazioni europee,

 

 

 

in generale, 

 

 

 

c'è troppo poca conoscenza reale e non virtuale,

 

 

 

mi sembra molto difficile che possa votare per il Movimento 5 stelle,

 

 

 

per l'M5s, Giuseppe Antoci.

 

 

 

Sconosciuta,

 

 

 

anche perché è una sarda di Sassari, Cinzia Pilo.

 

 

 

E chissà se è l'ex sindaco di Bagheria (Pa - provincia di Palermo) Patrizio Cinque, forse,

 

 

 

oppure no. 

 

 

 

Comunque la provincia di Palermo è lontana.

 

 

 

Originaria della mia provincia di Agrigento,

 

 

 

ma di Sciacca, una tale Antonella Di Prima,

 

 

 

di cui non so nulla e, quindi,

 

 

 

perché dovrei votarla allora?

 

 

 

Lontana a molto più di un'ora Gela (Cl - provincia di Caltanissetta),

 

 

 

la città di nascita di Virginia Farruggia,

 

 

 

non so chi sia.

 

 

 

Non credo che voterò un sardo,

 

 

 

e Matteo Porcu è di Alghero (Ss - provincia di Sassari).




Informazioni a me non pervenute di Antonino Randazzo nato a Palermo.




O di Matilde Montaudo,




con nascita a Catania.




Dato che non andrà sicuramente a Strasburgo,




all'Europarlamento,




al Parlamento europeo,




non la voterò assolutamente,




non me ne importa che, forse, eventualmente, se ci riuscirà, darà voti extra alla lista di FdI, 

 

 

 

di Fratelli d'Italia,

 

 

 

ammesso che ci riesca,  




anzi mi auguro che abbia un netto insuccesso,

 

 

 

se non capiterà, pazienza, 

 

 

 

non voterò Giorgia Meloni.

 

 

 

Probabilmente si rivolge all'elettorato sardo,

 

 

 

all'elettorato della Sardegna,

 

 

 

non certo a me,

 

 

 

lo sconosciutissimo Salvatore «Sasso» Deidda,

 

 

 

di Cagliari.




Ed ho scoperto che è di quest'ultimo partito di cui vi scrivo sopra, un'assessora della Regione Sicilia,




ma ciò non è un motivo per votarla,




neanche sapevo che fosse candidata, Elvira Amata,




che ho appreso essere nata a Messina ed essere di alcuni anni più giovane di me.




Non noti, invece, Massimiliano «Massi» Giammusso,




di Catania,




così come Giuseppe Milazzo,




di Palermo,




a due ore da me,




e, quindi, lontano.




Non voterò neanche Ruggero Razza,




mi è bastata la sua esperienza alla Regione Sicilia da assessore alla Sanità.

 

 

 

Lontana,

 

 

 

perché di Ravanusa (Ag - provincia di Agrigento),

 

 

 

anche se ha cercato di farsi spazio ad Agrigento, 

 

 

 

ma ciò non conta per me, Giusi Savarino. 




E chi è questa Alessia Scorpo di Siracusa?!




Altra che non voterò perché non andrà all'Europarlamento straburghese è Elly Schlein.




Non sapevo neanche che fosse candidato Antonio Nicita,




di Siracusa.




E per me non conta l'esperienza televisiva alla Tgr Sicilia di Lidia Tilotta,




anche lei lontana, 




di Palermo,




poco impegnata con la realtà concreta di Agrigento,




e quando l'avevo vista in città anni fa,




era soprattutto al Teatro della Posta vecchia di Agrigento ed entrava, assisteva, usciva, se ne andava, 




senza alcuna interazione;




e chissà se sarà colui che voterò,




se non ci sarà un candidato migliore, 




l'attuale eurodeputato, Pietro Bartolo,




che si era impegnato contro l'eventuale ed ipotetica costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle (Ag - provincia di Agrigento).




Ho apprezzato questo suo impegno.




Si rivolgerà, invece, ai votanti della sua Sardegna Angela Maria Quaquero,

 

 

 

di Cagliari.

 

 

 

Così come Giuseppe Lupo credo si rivolga agli elettori della sua Palermo.

 

 

 

Ed, anche se siciliana di Messina, 

 

 

 

un nome completamente sconosciuto Maria Flavia Timbro.

 

 

 

E chissà dove vive Giuseppe Belvisi,

 

 

 

di Termoli (Cb - provincia di Campobasso).

 

 

 

Ed ho numerosi dubbi che Annalisa Tardino possa essere eletta 

 

 

 

per la Lega Salvini premier.

 

 

 

Non lo voglio assolutamente primo ministro.

 

 

 

E per fortuna non è venuto qui nella mia Agrigento uno scrittore di cui non ho mai letto alcun libro,

 

 

 

non ne comprerei mai di suoi, Roberto Vannacci.




Ed il mio voto non per Ester Bonafede,

 

 

 

di Palermo, 

 

 

 

né per Antonino Salvatore Germanà,

 

 

 

né per Michelina Lunesu,

 

 

 

né per Francesca Reitano,

 

 

 

né per Raffaele Stancanelli,

 

 

 

di Regalbuto (En - provincia di Enna),

 

 

 

impegnato da anni in politica a Catania;

 

 

 

né per Girolamo «Mimmo» Turano,




di Alcamo (Tp - provincia di Trapani),




né per la lista elettorale di «Stati uniti d'Europa»

 

 

 

di Rita Bernardini,

 

 

 

di Francesco Concetto Calanna,

 

 

 

di Fabrizio Micari,

 

 

 

di Valentina Falletta,

 

 

 

di Pietrina Putzolu,

 

 

 

di Luca Ballatore,

 

 

 

di Carola Politi.

 

 

 

Non voto assolutamente Matteo Renzi,

 

 

 

ammesso che vada all'Europarlamento,

 

 

 

così come Carlo Calenda,

 

 

 

di «Azione - Siamo europei»,

 

 

 

che candida, 

 

 

 

ma non fanno per me, Sonia Alfano,

 

 

 

nata a Messina, 

 

 

 

e Gianfranco Damiani,

 

 

 

e Martina Benoni,

 

 

 

e Gianni «Giangiacomo» Palazzolo,

 

 

 

e Rosanna Cocomero,

 

 

 

e Nicola Trudu,

 

 

 

ed Elena Bonetti.

 

 

 

Non mi convincono,

 

 

 

per «Libertà», Cateno De Luca,

 

 

 

e Laura Castelli,

 

 

 

e Piera Aiello,

 

 

 

ed Edy Bandiera,

 

 

 

e Giulia Ferro,

 

 

 

e Barbara Figus,

 

 

 

né, tanto meno, Ismaele La Vardera,

 

 

 

ed Antonio Giuseppe Parrinello.

 

 

 

Sono stato, invece, invitato a votare,

 

 

 

su Telegram, la lista elettorale «Pace terra dignità»

 

 

 

ma non credo lo farò,

 

 

 

di Michele Santoro,

 

 

 

di Benedetta Sabene,

 

 

 

di Raniero Luigi La Valle,

 

 

 

di Federica Baccoli,

 

 

 

di Ginevra Roberta Bompiani,

 

 

 

di Giovanni Fresu,

 

 

 

di Antonino Mantineo,

 

 

 

di Elisa Monni.

 

 

 

Non voterò la «Forza Italia - Noi moderati - Ppe»,

 

 

 

la Forza Italia,

 

 

 

più Noi moderati,

 

 

 

di Caterina Chinnici,

 

 

 

di Michele Cossa,

 

 

 

di Maddalena Calia,

 

 

 

di Massimo Dell'Utri,

 

 

 

di Marco Falcone,

 

 

 

di Bernardette Grasso,

 

 

 

di Margherita La Rocca Ruvolo,

 

 

 

di Edy o Edi Tamaio.

 

 

 

Non il mio voto per «Alternativa popolare»

 

 

 

di Stefano Bandecchi,

 

 

 

di Mattia «Tea» Gattuso,

 

 

 

di Alfonso Alaimo,

 

 

 

di Manuela Ciambrone,

 

 

 

di Massimo Romagnoli,

 

 

 

di Valentina Valenti.

 

 

 

Ed elezioni europee per me o domani, 

 

 

 

questo sabato otto di giugno del 2024,

 

 

 

o la domenica nove di giugno dello stesso 2024.

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