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lunedì 1 luglio 2024

«Le mille e una notte» in «I due della F. 1 alla corsa più pazza, pazza del mondo» con F&C - Franco e Ciccio - e nel film «Il ladro di Bagdad» del 1940, in Sicilia per «CMLibri davanti alla tv»

Il re di Persia, 

 

 

 

che avevo introdotto su questa pagina,

 

 

 

questo re di Persia della raccolta di racconti,

 

 

 

di racconti orientali, 

 

 

 

«Le mille e una notte»,

  

 

 

circa del 900 d.C.,

 

 

 

con un riferimento implicito al 659 d. C.,

 

 

 

al 659 dopo Cristo,

 

 

 

aveva gli eredi:

 

 

 

«Codesto re aveva due figli, il maggiore de’ quali, degno erede delle paterne virtù, chiamavasi Schahriar; il secondogenito, non meno virtuoso e stimato, Schahzenan».

 

 

 

Continuo, dunque, a pubblicarvi un altro estratto letterario con la traduzione dall'arabo,

 

 

 

dalla lingua araba, 

 

 

 

«Le mille ed una notti»

 

 

 

del X secolo,

 

 

 

del decimo secolo,  




la traduzione di Antonio Francesco Falconetti,

 

 

 

del 1852.

 

 

 

Sta continuando con il suo excursus letterario, dunque, 

 

 

 

«CMLibri davanti alla tv»

 

 

 

dopo avere guardato in televisione

 

 

 

grazie al ripetitore televisivo della Rupe Atenea,

 

 

 

qui nella sua Agrigento,

 

 

  

il film in bianco e nero «Il ladro di Bagdad» 

 

 

 

del 1940,

 

 

 

con soggetto cinematografico proprio da questa raccolta «Le mille e una notte»,

 

 

 

con sceneggiatura cinematografica non originale di Lajos Biró (scenario), 

 

 

 

di Miles Malleson,




qui anche attore cinematografico,




come potete leggere fra alcune righe;

 

 

 

con la regia cinematografica di Ludwig Berger,

 

 

 

di Michael Powell, 

 

 

 

di Tim Whelan,

 

 

 

di Alexander Korda,

 

 

 

di Zoltán Korda,

 

 

 

di William Cameron Menzies,

 

 

 

un lavoro con gli attori cinematografici Conrad Veidt (Jaffar),

 

 

 

doppiato da Enrico Cigoli,

 

 

 

dagli anni Ottanta da Oreste Rizzini;

 

 

 

anche John Justin (Ahmad),

 

 

 

che assume la voce di Giulio Panicali,

 

 

 

poi di Massimiliano Manfredi;

 

 

 

continuando con Sabu (Abu),

 

 

 

uno dei pochi attori che ha visto,

 

 

 

perché ha cominciato a vedere questa pellicola quasi al termine,

 

 

 

ma non si ricorda nulla del doppiaggio cinematografico di Gianfranco Bellini,

 

 

 

o, forse, di Francesco Pezzulli.

 

 

 

Ed avevo visto pure Rex Ingram (il genio),

  

 

 

anche se, pure per lui,

 

 

 

non ho alcun ricordo della voce cinematografica di Mario Besesti,

 

 

 

o, eventualmente, di Carlo Baccarini;

 

 

 

per continuare, 

 

 

 

non avevo visto neppure Miles Malleson (il sultano di Basra,

 

 

 

la cui voce italiana è di Stefano Sibaldi),

 

 

 

e neanche Morton Selten (il vecchio re, 

 

 

 

con la voce di Mario Gallina),

 

 

 

neppure Bruce Winston (il mercante,

 

 

 

che avrà la voce di Olinto Cristina),

 

 

 

chissà come ha recitato Roy Emerton (il carceriere,

 

 

 

il quale aveva la voce di Nino Bonanni);

 

 

 

infine, ho il dubbio se abbia sentito la voce di Allan Jeayes,

 

 

 

la voce narrante,

 

 

 

di Cesare Polacco sulla pellicola.

 

 

 

Inoltre, capeggia il cast cinematografico femminile l'attrice cinematografica June Duprez (la principessa),  

 

 

 

e la doppiatrice cinematografica è stata, prima, Lydia Simoneschi,

 

 

 

poi Roberta Greganti;

 


 

segue Mary Morris (Halima, 

 

 

 

doppiata da Giovanna Scotto);

 

 

 

completa il terzetto Glynis Johns, 

 

 

 

l'ancella,

 

 

 

voce femminile cinematografica di Dina Perbellini. 




Questo film epico è stato realizzato anche con gli effetti speciali di Lawrence W. Butler,

 

 

 

con la fotografia cinematografica di Georges Périnal;

 

 

 

con il montaggio cinematografico di Charles Chrichton,

 

 

 

del supervisore William Hornbeck;

 

 

 

con la scenografia cinematografica di Vincent Korda;

 

 

 

con i costumi cinematografici di John Armstrong,

 

 

 

di Oliver Messel,

 

 

 

di Marcel Vertes;

 

 

 

con i gioielli di Eugene Joseff.

 

 

 

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Ed avevo sentito un riferimento a «Le mille e una notte» 

 

 

 

in «I due della Formula uno alla corsa più pazza del mondo» 

 

 

 

con F&C - Franco e Ciccio - 

 

 

 

su una tv siciliana,

 

 

 

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