Tre, infatti, i decessi e nove i guariti.
Meno dieci ricoveri e una terapia intensiva in meno.
Dodici positivi in più (martedì cinque maggio).
In Ticino, invece, la metà di nuovi positivi, sei, con due morti (mercoledì sei maggio).
E mi chiedo se le ex compagne e mogli ticinesi e grigionesi e svizzere lascino vedere comprensibilmente i figli ai padri separati soltanto in rete o con minime interazioni e se i padri separati amino i loro figli così tanto da accettarlo.
Ora il fatto di cronaca.
Polizia di Stato e dissidi familiari.
Due trentacinquenni, circa dieci anni più giovani rispetto a me, e separati da un paio di anni.
Io, invece, da sempre con la stessa situazione per l'anagrafe.
Nel centro di Agrigento.
Dove vivo anch'io.
Lei: «C’è il coronavirus, la mia bambina non esce da casa. Io non apro la porta. Quando finisce l’emergenza poi la vedi»,
ha urlato.
Lui in escandescenza come una lampadina.
Numero di emergenza 112 chiamato da qualcuno.
Chissà quale è in Ticino e Svizzera.
Le volanti della Questura di Agrigento.
E sappiate che in Italia con l’app #Youpol,
oltre alle segnalazioni di spaccio di droga e bullismo,
è possibile inviare immagini e video per reati di violenza domestica.
Anche in Svizzera alle app delle polizie cantonali?
Segnalazioni italiane anche anonime e da testimoni diretti o indiretti.
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