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martedì 18 luglio 2023

Con Isatis e Vulcano questo mio martedì del «Festival del cinema archeologico» - E un anno fa con «Narbona, la seconda Roma»

Secondo me da quest'anno si perderà il fascino dell'«apertura» dei dintorni del fu tempio di Giunone di Agrigento anche se il chiostro del Museo archeologico regionale siciliano Pietro Griffo - Marag -

 

 

 

di contrada San Nicola,

 

 

 

nella Valle dei templi di Agrigento, è un luogo molto bello e affascinante, ma non così aperto come là.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ed Instagram (qui)
 
 
 
vedrete, forse, da qui, da Agrigento, 



da questo museo,
 
 
 
i miei video e, molto più difficilmente, le mie foto da questa abitualissima nuova edizione del «Festival del cinema archeologico» di Agrigento.
 
 
 
Le proiezioni stasera cominciano al solito orario. 



Isatis. E si comincia con «Isatis»,
 
 

con la regia documentaristica di Alireza Dehghan (Iran, 2021, settantacinque minuti, un'ora e un quarto dunque),
 
 

con l'acqua, il vento, la terra ed il fuoco (gli elementi del filosofo Empedocle dell'antica Akragas) che raccontano la storia di questa città millenaria come la mia Agrigento, Isatis 



(una città affascinante nel video, 



ma anche con modernità purtroppo «brutte») 
 
 
 
la quale fu la prima città al mondo ad essere costruita in mattoni, 
 
 
 
nel cuore del deserto. 
 
 
 
Il documentario è una narrazione di antichi riti e aneddoti storici (ed ho scoperto la cosiddetta festa di Sadeh e la preghiera e le scritte in ebraico, poi una moschea musulmana con l'acqua ed anche la moschea di Farage); 
 
 
 
una dimostrazione di convivenza pacifica tra religioni (ebraismo e religione e cultura musulnana); 
 
 
 
la rivelazione del patrimonio materiale e immateriale di un’antica cultura (spero di scrivervi cosa ne penso, se è bella). 



Stromboli. Il secondo, invece, è «Stromboli: a Provocative Island», in italiano «Stromboli: la sfida di un’isola», 
 
 
 
con la regia documentaristica di Pascal Guérin (Francia, 2020, appena undici minuti),
 
 

un cortometraggio davvero corto sugli scavi archeologici diretti da Sara Levi e David Yoon, 
 
 
 
in stretta interazione con il vulcanologo italiano Mauro Rosi, 
 
 
 
su un vulcano iconico (non troppo visto che l'Etna è molto più famoso e si sa che forma ha) e molto attivo situato nel mezzo del Mar Mediterraneo. 
 


Mauro Rosi, vulcanologo dell'Università di Pisa. 



Uno tsunami del Trecento. 



Scavi archeologici ed uno strato rosa ed uno con sabbia di spiaggia, effetto dello tsunami. 



Francesco Petrarca. 
 
 

Forse coinvolta persino Napoli



Lo Stromboli è, dunque, uno dei due vulcani attivi della Sicilia insieme all'Etna. 
 
 
 
Il filmato, questo documentario, si occupa della ricerca effettuata su una piccola chiesa crollata con diverse sepolture che mostra un’occupazione tardo medievale nel XIV secolo.

 

 

 

Sembra debba essere anche questa un'opera documentaria davvero interessante e mi auguro di potervene scrivere.

 

 

 

La giuria del solito e stupendo Premio Parco archeologico e paesaggistico della Valle cambia ogni anno o quasi e quest'anno è costituita 

 

 

 

da Antonio Barone (ben noto qui in territorio agrigentino), 

 

 

 

da Giuseppe Lepore e Chiara Atalanta Ridolfi (non so chi siano).

 

 

 

E ci dovrebbe essere anche il consueto premio del pubblico. 

 

 

 

Il coordinamento scientifico del Festival è di Valentina Caminneci e Maria Concetta Parello, archeologhe del Parco molto note qua.




Giuseppe Avenia è il responsabile solito ed usuale del Museo archeologico agrigentino
 

 

 

e Rosario Maniscalco (non so chi sia) il responsabile dell'Uo 02, l'Unità operativa 02 - chissà di cosa si occupa quest'ufficio, non lo so.




Documentari, programma e coordinamento a cura del Ram Film Festival (Rovereto Archeologia Memorie) - Fondazione Museo civico di Rovereto, in Trentino (passavo da questa cittadina in treno, ma non mi sono mai fermato).

 

 

 

E volete visitare questo museo archeologico regionale siciliano Griffo, agrigentino, insieme al mio blog CMTempoLibero?

 

 

 

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Martedì  del Festival del cinema archeologico 

 

 

 

quest'oggi, diciotto di luglio

 

 

 

alle ventuno,

 

 

 

dalle nove di sera.

 

 

 

Ed ecco quanto non ero riuscito a rielaborare la scorsa estate a questo festival agrigentino dei documentari archeologici:

 

 

 

19.07.2022 «Narbona, la seconda Roma» (Alain Tixier, Francia, 2020, ottantanove minuti, quasi un'ora e trenta) nel mio martedì del «Festival del cinema archeologico»

 

 

 

- di cui avevo già scritto qui.

 

 


Era il diciannove di luglio dello scorso 2022, dunque.

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