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martedì 10 giugno 2025

«L'esorcismo di Emma Schmidt - Il rituale», il Salmo 53 e la «Divina commedia» di Dante, Horatio, la filosofia e Shakespeare, la vocazione dell'aiutare il mondo ed il continuare senza abbandonare, la Parola che si fa Verbo del Vangelo di Giovanni, un'altra delle coincidenze «spirituali» che hanno un significato nella mia vita e che associo ad una vicenda e storia particolare, «complicata» - I Vespri e la solitudine, come se nessuno sentisse la suora, dal suo punto di vista - L'inferno e la cura di padre Theophilus per la ragazza - «Dio è morto» di Guccini, cantata e suonata anche dai Nomadi di Daolio, Carletti e Falzone

Nel film «L'esorcismo di Emma Schmidt - Il rituale»



il padre spirituale Theophilus interpretato da Al Pacino,



cita il Salmo 53:



Lo stolto ha detto in cuor suo: «Non c'è Dio».
Sono corrotti, commettono iniquità,
non c'è nessuno che faccia il bene.
2 Dio guarda dal cielo i figli degli uomini
per vedere se c'è una persona intelligente
che cerchi Dio.
3 Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti,
non c'è nessuno che faccia il bene,
neppure uno.
4 Sono dunque senza conoscenza questi malvagi,
che divorano il mio popolo come se fosse pane,
e non invocano Dio?
5 Ma ecco, sono presi da grande spavento
là dove non c'erano motivi di paura;
poiché Dio ha disperso le ossa di quelli che ti assediavano;
tu li hai resi confusi, perché Dio li respinge.
6 Oh, chi darà da Sion la salvezza d'Israele?
Quando Dio farà ritornare gli esuli del suo popolo,
Giacobbe esulterà, Israele si rallegrerà.
 
 
 
Spero che Israele e Gaza e la Cisgiordania si rallegreranno un giorno,
 
 
 
con due Stati,
 
 
 
e devono essere due.
 
 
 
Lo stolto ha detto in cuor suo: «Non c'è Dio».



Pensate al «Dio è morto»
 
 
 
di Francesco Guccini,
 
 
 
interpretato anche dai Nomadi di Augusto Daolio, 
 
 
 
di Beppe Carletti,
 
 
 
di Chico Falzone,
 
 
 
quest'ultimo con origine a Porto Empedocle (Ag - provincia di Agrigento),
 
 
 
tutti assolutamente non stolti?
 
 
 
Sono corrotti, commettono iniquità,
non c'è nessuno che faccia il bene.
 
 
 
Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti,
non c'è nessuno che faccia il bene,
neppure uno.
 
 
 
Queste due frasi mi fanno pensare al film «The Batman» (mio primo testo ed il secondo):
 
 
 
Lì sembra non ci sia quasi nessuno che faccia il bene,
 
 
 
sembra non siano molti coloro che facciano il bene.
 
 
 
O forse no?
 
 
  
Sono dunque senza conoscenza questi malvagi
 
 
 
mi fa pensare al «fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza»
 
 
 
del canto ventiseiesimo dell'«Inferno» 
 
 
 
della «Divina commedia»  
 
 
 
di Dante Alighieri.
 
 
 
Ma questo film cita anche Amleto rivolto ad Horatio nell'atto I, scena V, 
 
 
 
anche sulla filosofia, 
 
 
 
proprio nella tragedia teatrale «Amleto»



di William Shakespeare:
 
 
 

«Ci son più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia».




Un dialogo e colloquio di questo film drammatico e thriller cinematografico approfondisce,
 
 
 
poi,



va più a fondo ed esplora la vocazione dell'aiutare il mondo ed il continuare senza abbandonare.



Un'altra lettura biblica,



la citazione biblica, 
 
 
 
è la Parola che si fa Verbo del Vangelo di Giovanni.



Tutto questo è un'altra delle coincidenze «spirituali»



che hanno un significato nella mia vita e che associo ad una vicenda e storia particolare, «complicata».



Ma nel film religioso ci sono anche i Vespri e la solitudine, 



come se nessuno sentisse la suora che parla, 



lo racconta lei stessa, 
 
 
 
raccontato dal suo punto di vista.
 
 
 
Si passa all'inferno che viene prospettato dalla forza maligna ultraterrena e la cura  di padre Theophilus con pacche sulle spalle per la ragazza.

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