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Visto in televisione e pensando alla Valtellina ed alla Valchiavenna - nelle quali ho vissuto. Interessante.
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Necessari per le mini cassatine al forno di Benedetta Parodi a «I menu di Benedetta» un rotolo di pasta frolla già pronta, una delle cosiddette benedettate, quanto basta di burro
ed anche q. b. di glassa di cioccolato.
Stendere quindi la pasta frolla, ritagliare delle formine tonde, due più grosse e due più piccole; rivestire con il disco più grosso una cocotte, riempire con il ripieno e ricoprire con il cerchio di frolla di più piccolo, schiacciando bene lungo i bordi. Forse uno dei passaggi non semplici.
Cuocere le mini cassatine a cento e ottanta gradi per cinque minuti, poi sfornarle, girarle, togliere la cocotte e cuocere per altri cinque minuti in forno. Servire le mini cassatine spolverizzate di zucchero a velo.
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Mi sembravano molto più chiare rispetto a quelle che vedo, guardo ed ammiro qui in Sicilia, ma sembravano andare bene.
Delle mini cassatine al forno sì, ho acchiappato la ricetta, per così dire, a differenza di altre della puntata - che non ho visto nella sua totalità.
Per quattro persone per questa ricetta abbiamo un tempo richiesto non da poco, ma neanche lunghissimo, quarantacinque minuti.
Necessari duecento grammi di ricotta, due o tre cucchiai sia di zucchero a velo sia di gocce di cioccolato, un pizzico di cannella, un rotolo di pasta frolla già pronta, una delle cosiddette benedettate, quanto basta di burro ed anche q.b. di glassa di cioccolato.
Questa ricetta sembra un po' più difficile rispetto alle altre di qesuto menu siciliano: si comincia lavorando la ricotta con lo zucchero a velo ed unendo le gocce di cioccolato e un pizzico di cannella. Stendere quindi
la pasta frolla, ritagliare delle formine tonde, due più grosse e due più
piccole; rivestire con il disco più grosso una cocotte, riempire con il
ripieno e ricoprire con il cerchio di frolla di più piccolo,
schiacciando bene lungo i bordi. forse uno dei passaggi non semplici.
Cuocere le mini cassatine a cento e ottanta gradi per cinque minuti, poi sfornarle, girarle, togliere la cocotte e cuocere per altri cinque minuti in forno. Servire le mini cassatine spolverizzate di zucchero a velo.
Benedetta Parodi ha fatto qualcosa di un po' differente in tv, aggiungendo la glassa di cioccolato alla fine e non prevedendo i due passaggi dello sfornarle e sfornandole in un'unica volta. Nel frattempo si era occupata delle decorazioni della tavola e ritengo che richiedano molto più di cinque - dieci minuti.
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Non ho seguito in televisione la preparazione di Benedetta Parodi degli spaghettoni
con il pesto alla trapanese e delle sarde a beccafico.
Magari un'altra volta...
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Il pane cunzato del Borgo Parrini a «Mediterraneo» in televisione. E tramite il tag qui sotto a fine articolo potete leggere moltissimo altro.
Servizio di Loredana Cacicia che era tutor al Master di Giornalismo professionale dell'Università di Palermo che ho frequentato circa un decennio fa.
Intervista a Vito Cristiano, uno degli abitanti del bel borgo.
Ancora ci sono ruderi pericolanti nonostante il lavoro.
Il pane cunzato ed Antonio Trovato, panificatore ed imprenditore.
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Per le cotolette alla palermitana di Benedetta Parodi a «I menu di Benedetta» passare nella panatura le fettine di vitello schiacciando bene con le mani in modo che questa particolare panatura aderisca bene su tutta la superficie.
Quindi disporre le fettine di vitello con un filo di olio su una teglia rivestita di carta forno e cuocere le cotolette alla palermitana in forno con funzione grill per 5/10 minuti a 180°. A metà cottura girarle per farle grigliare su entrambi i lati. Servire decorando con qualche pomodoro ciliegino e aggiungere un pizzico di sale.
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Ho seguito - più o meno - in televisione i riferimenti sulle cotolette alla palermitana - che piacerebbero ai figli di Benedetta Parodi.
Ingredienti per tre persone con un tempo di preparazione stimato in trenta minuti: mezzo spicchio d'aglio, cento grammi di pangrattato, cinquanta grammi di pecorino dolce, tre fettine di vitello,
quanto basta di olio, sale e di pomodori ciliegini ed anche q.b. di prezzemolo.
Fare un trito di aglio e prezzemolo, aggiungere il pangrattato, il pecorino, una presa di sale e ottenere così una panatura omogenea.
Passare in questa le fettine di vitello schiacciando bene con le mani in modo che questa panatura aderisca bene su tutta la superficie.
Quindi disporre le fettine di vitello con un
filo di olio su una teglia rivestita di carta forno e cuocere le
cotolette alla palermitana con funzione grill per cinque/dieci minuti a cento e ottanta gradi. Ma quale è la funzione grill del forno?!
A metà cottura girarle per farle grigliare su entrambi i lati.
Servire decorando con qualche pomodoro e aggiungere un pizzico di sale.
Sembra una ricetta facile e veloce.
O no?
Non sembra difficile la frittura delle arancine al ragù di carne di Sergio Friscia a «I menu di Benedetta», su un canale televisivo, almeno apparentemente e forse anche nella sostanza.
Che consiste nel mettere a scaldare in una padella dell'olio di semi che servirà per friggere le arancine. Quindi comporre le arancine preparando una palla di riso (come riso si può usare anche quello che ad esempio è avanzato il giorno prima, ma io non lo preferisco) e al centro di queste formare una piccola conca, riempire con un pochino di ragù e richiudere tappando bene tutti i buchi in modo che il ripieno non esca.
Passare infine le arancine prima nelle uova sbattute e poi nel pangrattato ricoprendole bene, metterle in padella a friggere facendo moltissima attenzione all'olio e quando sono ben dorate scolarle su carta assorbente e servirle.
In apparenza non sembra difficile, ma poi c'è la pratica.
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Giravo fra i canali e mi sono imbattuto in questa puntata di nove anni fa, del sei ottobre 2011, sui menu siciliani di «I menu di Benedetta» su un canale televisivo.
Gli ingredienti per quattro persone:
un risotto, il risotto giallo,
il misto per soffritto,
la carne tritata (duecento e cinquanta grammi),
l'olio di semi,
due uova, il sale,
l'olio ed il pangrattato,
un bicchiere di vino bianco e due cucchiai di concentrato di pomodoro.
Preparare il ragù non deve essere molto difficile visto che si deve unire in una pentola il misto per soffritto con un filo di olio e, quando questo inizia a rosolare, unire la carne trita continuando a mescolare.
Aggiungere un pizzico di sale e sfumare con il vino bianco; unire anche il concentrato di pomodoro e continuare a mescolare fino a quando è omogeneo e farlo poi cuocere coperto per venti minuti (il ragù deve essere ben asciutto).
A fine cottura aggiungere anche i piselli.
Non sembra ugualmente difficile neanche la frittura delle arancine, almeno apparentemente e forse anche nella sostanza, che consiste nel mettere a scaldare in una padella dell'olio di semi che servirà per friggere le arancine.
Quindi comporre le arancine preparando una palla di riso (come riso si può usare anche quello che ad esempio è avanzato il giorno prima, ma io non lo preferisco) e al centro di queste formare una piccola conca, riempire con un pochino di ragù e richiudere tappando bene tutti i buchi in modo che il ripieno non esca.
Passare infine le arancine prima nelle uova sbattute e poi nel pangrattato ricoprendole bene, metterle in padella a friggere facendo moltissima attenzione all'olio e quando sono ben dorate scolarle su carta assorbente e servirle.
In apparenza non sembra difficile, ma poi c'è la pratica.
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