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martedì 10 giugno 2025

«L'esorcismo di Emma Schmidt - The Ritual», il colera, il vaiolo, la polmonite e «CMSalute al cinema» ha davvero imparato molto sulle sofferenze che fortificano - «È Natale (ma io non ci sto dentro)» degli Articolo 31, il dire ed il passare dopo - L'assaporare un po' di successo contro il male diabolico - La «spettra» cattiva contro Franco e Ciccio ed «Il clan dei due Borsalini»

L'antipasto per questo testo è: 

 

 

 

«e dice che per gli esorcismi passa dopo»

 
 
 
- il verso rap e musicale della canzone «È Natale (ma io non ci sto dentro)»,
 
 
 
del dicembre del 1993,
 
 
 
il rap degli Articolo 31 di J-Ax e Dj Jad.
 
 
 
Nel film «L'esorcismo di Emma Schmidt - The Ritual»



il padre spirituale Theophilus Riesinger ricorda,



a colloquio con un compagno di fede,



il tempo del colera,



del vaiolo,



della polmonite, 



tutto ciò anche per CMSalute,



e c'è un discorso davvero molto interessante ed impossibile da riassumere sulle sofferenze che fortificano e tutto quel che segue.



Andatelo ad ascoltare quel discorso al cinema.



Vi insegnerà a vivere,



ve lo consiglia fortemente «CMSalute al cinema».



Da notare che il nome Theophilus Riesinger non è inventato e fittizio,



ma è il nome di un personaggio storico veramente esistito,



di una persona,



di un uomo,



non invenzione artistica cinematografica.



E non concordo con le critiche negative degli spettatori a questo film.



Magari non corrisponderà alle aspettative di chi vuole indiavolate da film dell'orrore a tutta forza,



e non mancano scene più «forti»,
 
 
 
non perfettamente e particolarmente adatte a «deboli»,
 
 
 
ma perché deve esserlo sopra le righe?
 
 
 
Il sapore di thriller e giallo c'è,
 
 
 
fa riflettere questo film americano,
 
 
 
è anche relativamente ed abbastanza pacato.
 
 
 
E, poi, c'è un modo per farlo vedere ai più deboli,
 
 
 
forse, 
 
 
 
me lo auguro,
 
 
 
cominciando dalle scritte speranzose della fine del film...
 
 
 
Facendogli assaporare il successo contro il male diabolico.
 
 
 
Lo sto scrivendo mentre la tv sta trasmettendo una «spettra» un po' cattiva e diabolica contro Franco Franchi e Ciccio Ingrassia nel film «Il clan dei due Borsalini».

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