La mia analisi dell'incipit del romanzo «L'odore della notte»
di Andrea Camilleri - anche nel mio audio su CMLibri su Hubhopper (audioprofilo):
una persiana di una finestra spalancata e, di contro, un muro;
un'apparenza di pistolettata per il commissario Salvo Montalbano,
un sogno di un conflitto a fuoco, la sveglia con sudore e la sensazione di freddo.
Dal punto di vista linguistico, invece, il siciliano risulta abbastanza simile all'italiano («sbattì» per« sbattè», «parse» che diventa «parve»,
«essiri» - «essere»; «s'arrisbigliò» diventa «si risvegliò», «sudatizzo» - «sudaticcio» ed «'nzèmmula» «insieme».
Difficile «agghiazzato» da «tradurre»: forse «sentendosi ghiacciato».
Ed il romanzo «L'odore della notte» (Sellerio) di Andrea Camilleri
del 2001 era stato tratto
da una storia vera, da un fatto di cronaca su cui aveva scritto il giornalista Francesco «Ciccio» La Licata.
E il finale riprenderebbe il racconto «Omaggio ad Emilia» di William Faulkner.
«L'odore della notte» avrebbe anche a che fare con «Biancaneve e i sette nani».
E poi c'è l'omosessualità dei personaggi del ragioniere Emanuele Gargano e di Giacomo Pellegrino.
Quanto alla colonna sonora,
alla colonna sonora televisiva di Franco Piersanti, si sentono, forse, suoni mediorientali.
Grazie a «La nostra tv» ed a Wikipedia.
E buon lavoro a Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction.
E volete visitare Porto Empedocle (Ag - provincia di Agrigento),
la città natale di Andrea Camilleri, Vigata anche in questo romanzo «L'odore della notte», insieme al mio blog CMTempoLibero?
Vi basta scrivermelo su CMLibri su Twitter (mia pagina qua)
e su Facebook (mio profilo qui),
su Pinterest (pagina qua),
su Spreaker (qua la pagina),
su You Tube (pagina qui),
Nessun commento:
Posta un commento