Il film «In nome della legge»
da un romanzo del magistrato Giuseppe Guido Lo Schiavo,
con la regia di Pietro Germi (morto
il cinque di dicembre del 1974),
con Turi Pandolfini,
di Catania,
con Saro Urzì (maresciallo Grifò e per questo ruolo «Nastro d'argento come miglior attore non protagonista»),
con Ignazio Balsamo (il mafioso Francesco «Ciccio»
Messana),
con il soggetto cinematografico di Giuseppe Mangione,
con la
sceneggiatura cinematografica non originale - oltre che del regista -
anche di Tullio Pinelli,
di Giuseppe Mangione,
di Aldo Bizzarri,
di Mario Monicelli,
di Federico Fellini.
La colonna sonora cinematografica era stata composta
da Carlo Rustichelli.
Collaborazione anche della Regione siciliana.
Potete leggere
moltissimo altro
tramite alcuni dei tag,
alcune delle etichette
Passo
ad un altro film:
dopo una cura dolorosa nella clinica,
in collina a Pescia (Pt - provincia di Pistoia),
del medico e professore Alfeo Sassaroli,
annoiato dal lavoro,
l'architetto Rambaldo Melandri,
impiegato al Comune di Firenze,
un single,
dunque non sposato,
alla perenne ed eterna ricerca di una donna,
che per amore sarebbe anche disposto ad abbandonare i suoi amici,
quindi e dunque sarebbe pure disponibile a troncare con loro,
si innamora di una donna,
la scambia per la Madonna,
la confonde con Maria,
nella commedia cinematografica «Amici miei»,
una donna poi considerata «vera»,
la incontra nuovamente in un reparto di psichiatria (potete
leggere
altro
tramite il tag e l'etichetta CMSalute), Donatella Sassaroli,
la moglie di Alfeo Sassaroli,
e l'architetto Melandri dice la verità al dottore Sassaroli,
di essersi innamorato di sua moglie,
lui è favorevole a cedergliela,
ma insieme alle due figlie,
all'enorme cane Birillo,
alla governante tedesca severa e rigida,
tutti legati fra loro.
E, poi,
la trama cinematografica continua.
Il soggetto cinematografico,
la sceneggiatura cinematografica originale,
erano state scritte
anche da Pietro Germi,
rielaborate
con punto e situazione di partenza storie vere di vita reale.
Volete
visitare,
insieme al mio blog CMTempoLibero,
il chiostro del Museo archeologico Pietro Griffo,
la contrada San Nicola,
tutta la Valle dei templi,
la mia Agrigento?
Se sì,
scrivetemelo
seguitemi
sia lì
sia qui su Blogger/Blogspot,
per leggere
moltissimo altro,
condividete
questo mio contributo testuale
grazie ai cancelletti #CMLibri #CMRomanzi #CMTempoLibero,
leggete
moltissimo altro ed altro ed altro
tramite alcuni dei tag ed alcune delle etichette a fine testo.
Grazie al «Portale Cinema»
dell'enciclopedia in rete Wikipedia in italiano.
Nessun commento:
Posta un commento