Se riesco,
volete sapere di più,
con il mio blog CMTempoLibero,
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e leggendo moltissimo altro
tramite
alcuni dei tag qui sotto a fine testo
oppure attraverso le etichette in conclusione della colonna destra di questo diario in rete,
in internet
(se non cambierò le impostazioni grafiche,
il che è possibile,
ma improbabile),
dal libro «La fisarmonica nuda»
presentato - purtroppo scrivervi questo testo abbastanza lungo non mi ha permesso di andare,
ma, del resto,
non so suonare questo strumento musicale che si chiama fisarmonica,
non ne ho una,
ed apprendere maggiormente su come funziona,
come la si suona,
non avrebbe avuto alcuna utilità musicale pratica,
anche se mi piacerebbe comprare un giorno una fisarmonica di qualità,
ma non costosa -
presentato nella Sala Fazello di un museo archeologico della mia città,
il nome a fine testo?
Volete visitare questo museo archeologico siciliano ed un tempio,
di cui saprete di più nelle righe successive?
Avete già letto questo saggio,
questo libro?
Ed Angelo Sanfilippo aveva partecipato ad uno spettacolo teatrale - letterario - musicale di cui vi scrivo nelle prossime righe,
anche sull'impiccagione di Fillide - di cui vi avevo scritto
sotto un mandorlo e le corna non della luna,
ma proprie,
di Demofonte,
nelle «Eroidi»
«Apollo e Dafne»
di Gianlorenzo Bernini.
Sul palco teatrale moderno,
che praticamente non esiste più,
nella Valle dei Templi,
era andato in scena «Miti ed eroi nella Valle degli dei»,
sui miti greci,
sul patrimonio agroalimentare del Mediterraneo.
Erano saliti sul palco in scena Zaira Picone,
ma anche Salvo Preti,
e Giusi Urso (recitazione),
e, poi, Angelo Sanfilippo (fisarmonica),
e Salvatore Sciacca (chitarra),
in aggiunta Salvatore Di Salvo (canto).
C'erano le scene teatrali.
E non ho più ricordi sui costumi teatrali.
Mentre la regia teatrale era stata firmata dall'autore del testo,
da Salvatore Di Salvo.
con Claudiano,
eccovi le probabili fonti autorevoli per un viaggio tra i miti greci di metamorfosi,
forse correlati al patrimonio agro-alimentare del Mediterraneo.
Un racconto, spero, fiabesco,
mi auguro poetico,
chissà se politico,
magari ironico,
che narra del grano,
delle stagioni,
dell’ulivo,
degli agrumi,
del mandorlo,
dell’alloro.
Vi assicuro che c'erano il teatro,
la poesia,
la musica,
il canto,
soprattutto le arti visive,
non credo che abbia favorito la valorizzazione turistica del territorio agrigentino,
ancora meno del territorio siciliano,
con le sue bellezze paesaggistiche ed agro-alimentari,
ve lo posso assicurare.
Ed ero andato anche perché c'era l'ingresso gratuito.
Mi ero goduto «Miti ed eroi nella Valle dei templi»
e non ricordo di essere andato alle ventuno.
Grazie a Valentina Alaimo sulla pagina «Eventi»
del sito internet d'informazione locale AgrigentoOggi sulla app Agrigento notizie gratis,
ma anche alla pagina «Eventi»
di «Cosa fare in città»
di Agrigento Notizie.
Buon lavoro a Maria Concetta De Marco,
a Salvatore Nocera Bracco;
al responsabile del Museo Griffo,
a Giuseppe Avenia.
E questa presentazione di libro per una rassegna.
Per la rassegna «I libri del Griffo».
Il Parco Valle dei templi di Agrigento aveva, peraltro, liquidato alla ditta Alessandro Accurso Tagano seicento e dieci euro per la presentazione di altri due libri di questa rassegna.
Lo ho letto sull'albo pretorio del Parco Valle dei templi.
Presentazione del saggio al Museo archeologico regionale Pietro Griffo - Marag -
in contrada San Nicola,
nella Valle dei templi,
alla quale purtroppo non ho partecipato,
e credo sia molto difficile che si replichi anche in altri luoghi,
dato che questo autore e musicista e fisarmonicista ha collaborato soprattutto con la Valle dei templi,
questa presentazione oggi pomeriggio,
questo mercoledì quindici di maggio del 2024,
per me non alle diciassette né dopo,
non alle cinque del pomeriggio primaverile e neanche successivamente.
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