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mercoledì 16 aprile 2025

#Audio Il sedici di aprile fra il 1787 del «Viaggio in Italia» di Goethe a Palermo con l'Odissea» e la «Nausicaa», del 1844 della nascita di Anatole France e del 1859 del decesso di Alexis de Tocqueville - Werther, Tom Jones, la democrazia in America

Sto pubblicando il mio audio e nuovo episodio,



il quarantunesimo,




l'episodio quarantuno,



sul mio podcast CMLibri su Hubhopper,



su questo mio audioblog,



già ho registrato la voce,



sul sedici di aprile:



per Johann Goethe in quel 1787 a Palermo,



nel suo saggio «Viaggio in Italia»,



questa volta con il poema epico dell'«Odissea»,



attribuita ad Omero,



purtroppo stavolta senza la «Nausicaa».




Il Libro I,




il Canto I dell'«Odissea»




in greco antico:




Ἄνδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, πολύτροπον, ὃς μάλα πολλὰ
πλάγχθη, ἐπεὶ Τροίης ἱερὸν πτολίεθρον ἔπερσεν:
πολλῶν δ’ ἀνθρώπων ἴδεν ἄστεα καὶ νόον ἔγνω,
πολλὰ δ’ ὅ γ’ ἐν πόντῳ πάθεν ἄλγεα ὃν κατὰ θυμόν,
ἀρνύμενος ἥν τε ψυχὴν καὶ νόστον ἑταίρων. 


 

 

Prime parole e righe tradotte da Anton Maria Salvini nel 1742:

 

 

 

L’Uomo narrami, o Musa, astuto e scaltro,
   Di varj modi, e di maniere adorno,
   Che molto assai pel mondo andò vagando
   Da ch’espugnò ’l castel sacro di Troja.

 

 

 

Da Ippolito Pindemonte, 

 

 

 

nel 1822:

 

 

 

Musa, quell’uom di moltiforme ingegno
Dimmi, che molto errò, poich’ebbe a terra
Gittate d’Iliòn le sacre torri;
Che città vide molte, e delle genti
L’indol conobbe; che sovr’esso il mare
Molti dentro del cor sofferse affanni,
Mentre a guardar la cara vita intende,
E i suoi compagni a ricondur: ma indarno
Ricondur desiava i suoi compagni,
Che delle colpe lor tutti periro. 




Da Ettore Romagnoli, 

 

 

 

nel 1926:

 

 

 

Narrami l’uomo d’ingegno molteplice, o Musa, che tanto
errò, poi che distrusse la rocca di Troia divina,
vide molte città, di molti uomini l’indole seppe,
e assai patí pel mare, cercando com’egli e i compagni
salva potesser la vita serbare, e tornare alla patria.

 

 

 

L'«Odissea»



mi fa pensare ad una tesi di laurea,



di un laureato ed ex studente universitario al carcere di Rebibbia, Nuovo complesso,




a Roma,



il nome di questo dottore universitario e  laureato a fine testo qui.




Ma il sedici aprile era anche quel sedici di aprile del 1844,




quando nasceva Anatole France,
 
 
 
il premio Nobel per la letteratura del 1921,



il quale nel 1863 scriveva del personaggio letterario del Werther goethiano,




ma anche di un personaggio letterario anglofono,



di Tom Jones,


nel saggio di critica letteraria «Werther et Tom Jones, traduits par M. le comte de La Bédoyère», 

 

 

 

«Werther e Tom Jones, tradotti dal sig. conte de La Bédoyère»:





M. le comte de la Bédoyère, qui prenait tant de plaisir à s’entourer des livres des autres, n’a pas laissé d’en composer lui-même, et il n’a pas moins bien servi les lettres par ce qu’il a produit que par ce qu’il a conservé. 

 

 


Infine,



il sedici di aprile del 1859,



moriva a Cannes, 

 

 

 

in Francia, Alexis de Tocqueville,



che ha scritto anche fra il 1835 ed il 1840 «De la démocratie en Amérique»,  

 

 

 

«Della democrazia in America»,




negli Usa 🇺🇸,



negli Stati uniti, 

 

 

 

con queste prime parole dell'«Introduzione»:



Parmi les objets nouveaux qui, pendant mon séjour aux États-Unis, ont attiré mon attention, aucun n’a plus vivement frappé mes regards que l’égalité des conditions. 




Grazie al Portale Premi Nobel,



al Portale Letteratura,


dell'enciclopedia Wikipedia in italiano; 

 

 

 

alla biblioteca in rete «WikiSource» 

 

 

 

in francese.




Ed il nome del laureato è Giuseppe Gambacorta,



di Porto Empedocle (Ag - provincia di Agrigento).

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