In Luigi Pirandello l’aggettivo invetrato
(«La veglia» da «Novelle per un anno», Mondadori, Milano, 1954 — Vol. II, pag. 335) sottintenderebbe,
secondo Liliana Plier-Magitteri,
la consuetudine al dolore e alle lagrime,
alle lacrime, che non potendo più scorrere lungo le guance,
fanno velo allo sguardo.
E non ho ancora ascoltato l'audiolibro,
l'audiolettura di Valter Zanardi, proprio con «La veglia».
E da Perugia e da tutto il mondo - perché
lo scoprite qui -
volete visitare la Agrigento pirandelliana insieme al mio blog CMTempoLibero?
Vi basta scrivermelo su CMLibri su Twitter (profilo qui)
e su Pinterest (pagina qua),
su Spreaker (qua la pagina),
Nessun commento:
Posta un commento