La santa Lucia è la protettrice di elettricisti,
di oculisti,
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di ciechi.
Da «lux»,
connesso alla parola luce.
24.08.2020 Era morto Orlando Randisi,
aveva settantatre anni,
di Agrigento,
a quanto pare veniva chiamato il «cicerone buono»,
era stato soccorso in gravi condizioni,
la mattina dell’undici di agosto del 2020,
nella sua casa proprio alle spalle della chiesa di Santa Lucia,
oggi ero là,
nei pressi di piazza Ravanusella,
nel centro della città di Agrigento.
In quell’abitazione viveva da solo,
e da tantissimo tempo.
Nessun parente in provincia.
Un po' triste.
Avrebbe vissuto in condizioni di salute precarie e nel più assoluto degrado.
Ciò è ancora più triste.
Il pensionato avrebbe resistito per diversi giorni,
per quattro o cinque,
deve essere stato molto resistente,
incapace di muoversi a causa di un improvviso malore,
davvero un peccato,
e con le gambe gonfie per via di alcune patologie,
me ne dispiace moltissimo.
Non ha potuto chiedere aiuto via telefono,
ahiahiahiahiahi.
A dare l’allarme i vicini che non lo vedevano da giorni.
Ah, se fosse accaduto prima.
Le prime indagini hanno portato alla luce una situazione di solitudine,
che si protraeva da diversi anni.
Si poteva fare qualcosa prima?
Sarebbe stato trasportato all’ospedale San Giovanni di Dio della mia città di Agrigento,
dopo una settimana di agonia il suo cuore avrebbe cessato
di battere,
peccato non ce l'abbia fatta.
Nella chiesa di Santa Lucia si sono svolti i funerali,
evidentemente era cattolico.
Ma perché Orlando Randisi era un personaggio noto ad Agrigento,
ma viveva
in solitudine?
Negli ultimi quindici anni di vita avrebbe scelto di dedicarsi ai gatti e cani randagi,
portando loro da mangiare,
in giro per la città,
almeno aveva loro.
Conosceva
le lingue,
andava alla stazione ferroviaria di Agrigento Centrale,
non conosco
un suo conoscente, Mario Passarello.
Sarebbe stato
un «cicerone»,
un capellone,
con una camicia sempre aperta,
con un medaglione sul petto.
Quale personaggio del canzoniere di Fabrizio De André vi piace di più?
Amate il canzoniere di Fabrizio De André o di suoi figlio Cristiano De André?
La canzone «Dietro la porta»
di Cristiano De André?
A quanto pare, Orlando Randisi potrebbe essere stato
un irriducibile seduttore gentile,
avrebbe avuto la chitarra a tracolla,
non credo affatto
un fiore in mano,
avrebbe accolto nella mia città di Agrigento le viaggiatrici solitarie.
Davvero era totalmente fuori dagli schemi?
Avrebbe avuto una naturalezza senza compromessi di un altro tempo?
Fino a poco più di cinque anni fa Orlando Randisi sarebbe sopravvissuto a fatica,
con dignità,
pur nel disagio e nella solitudine,
con eleganza.
Il cercare di vivere un po' la giovinezza anche nell'anzianità.
Sapere cosa significhi autenticità.
Non si è fatto nulla per onorare la sua memoria?
Non credo.
Grazie alle righe «Santi del giorno»
sul sito d'informazione agrigentina «Scrivo libero».