Le mie considerazioni sui padri e le figlie,
anche se non sono padre,
ed altro.
Il vecchio Aganthyr, il suo sonno,
lo sforzo di ridestarlo («Erwach', Angantyr!»
sono
le prime parole di Hervor),
nel sette di dicembre del 1787 a Roma del saggio e reportage letterario «Viaggio in Italia»
di Johann Wolfgang von Goethe,
i «Canti popolari»
di Johann Gottfried Herder,
la leggenda d'Islanda (CMMusica pensa all'«Islanda»,
una canzone dei Pinguini tattici nucleari), CMLibri, invece,
non conosce alcuna leggenda islandese,
che sarebbe stata elaborata in forma di «dialogo magico»,
di «Zaubergespräch Angantyrs und Hervors»,
fra Aganthyr e la figlia Hervor,
proprio da Herder,
proprio nei «Canti popolari».
Cari papà che leggete questo blog,
parlate con le vostre pargolette,
se le avete?
Come vi giudicano?
Vi prendono in giro,
magari anche senza cattiveria?
Vi sbertucciano,
sorridono sui vostri pregi e difetti?
Scrivono poesie, poesiuole o romanzi?
Oppure...?!
Sono eterne fuoricorso,
se studiano ancora all'università?
Sono studentesse modello?
Si sono laureate subito?
Frequentano l'asilo,
la scuola elementare,
le scuole medie,
le superiori,
sono laureate da tempo oppure...?
Sono le vostre mantenute che spendono i vostri soldi guadagnati?
O vi danno soldi?
Oppure sanno sacrificarsi godendo il buon cibo che Iddio o la natura o il lavoro ci danno,
ma anche son pronte
all'eventuale e possibile pasta in bianco,
al pane ed acqua,
al riso in bianco?
Sono disoccupate?
Lavorano?
Vi danno molta serenità, tranquillità e gioia e siete persino in pace con tutti e tutte,
ma proprio con tutti e tutte?
Arrivato il momento di dialogare di più ed affrontare il passato,
avere coraggio e finire la guerra con qualcuno o qualcuna,
magari di una città «vicinissima di casa»?
Vi è mai accaduto
il «doppio miracoletto»,
due «miracoletti»
in giorni distanti nel tempo,
una prima volta mentre eravate a casa da soli e senza parenti,
il «primo miracoletto»
di una presa elettrica di una televisione,
tv che avevate visto relativamente pochi minuti prima,
una presa che parzialmente non è più collegata alla rete della luce,
la televisione,
infatti,
non si accende più,
e ricordavate di non averla disconnessa dalla rete elettrica?
O,
«secondo miracoletto»
qualche settimana dopo,
nuovamente in situazione di momenti a casa da soli e senza nessuno,
se avete due televisori in una stessa stanza,
di stare vedendo
i programmi con il cavo dell'antenna di un apparecchio e, dopo una doccia,
ne risulta collegato l'altro anche se ricordate di non avere mosso un dito?
E se successivamente,
la seconda volta,
viene trasmesso il film «Il clan dei due Borsalini»
con la «spiritella cattivella» Isabella Biagini,
con il razionale Ciccio Ingrassia - professore Ingrassetti che cerca di spiegare tutto razionalmente?
E se il luogo culturale più vicino a casa vostra fosse la «Casa del Granella»
della Bibbirria,
nel centro storico di Agrigento,
con uno spiritello cattivello?
O vi è accaduta qualche altra storiella che volete raccontare?
Vi siete mai immaginati
la «chiacchierata»,
l'«esame»,
il «colloquio»,
con l'Onnipotente che sa tutto ed è eterno,
se ci credete?
Ah, queste considerazioni di vita...!
Per non scrivere della letteratura...!
Dalla «Parte prima», II,
del saggio «L'umorismo»
di Luigi Pirandello,
siamo alle «Questioni preliminari»:
II
Questioni preliminari
Prima di entrare a parlar dell’essenza, dei caratteri e della materia dell’umorismo, dobbiamo sgomberarci il terreno di tre altre questioni preliminari: 1) se l’umorismo sia fenomeno letterario esclusivamente moderno; 2) se esotico per noi; 3) se specialmente nordico.
Queste tre questioni si ricollegano strettamente con quella più vasta e complessa della differenza dell’arte moderna dall’arte antica, lungamente agitata durante la lotta tra classicismo e romanticismo, per un verso; e, per l’altro, del romanticismo considerato dalle genti anglo-germaniche come una rivalsa contro il classicismo delle genti latine.
[....] Anche lo Herder, autore della partizione tra Natur-poesie e Kunst-poesie, non dava ad essa un senso rigorosamente cronologico. E il Richter negava che il cristianesimo fosse causa e origine esclusiva della nuova poesia, giacchè i poemi scandinavi dell’Edda e quelli dell’India eran nati fuori del misticismo cristiano; e, ripetendo l’osservazione dello Herder che «nessun poeta resta fedele ad un’ispirazione sentimentale unica», chiamava romantici non già gli autori, ma quelle fra le opere ch’erano d’ispirazione sentimentale. [...]
¹ Zur Naturwissenschaft in Allgmeinen. Tomo XXXIV delle Opere, ed. Hempel, pag. 96-97. Ma il Goethe non tenne conto che prima dello Schiller lo Herder aveva distinto Natur-poesie da Kunst-poesie. Vedi anche V. Basch, , Op. cit.
Avete conosciuto uomini o donne sentimentali e/o dichiaratamente sentimentali nel 2001 oppure prima oppure dopo?
Grazie alla pagina «Testi in cui è citato Johann Gottfried Herder»
della biblioteca in rete WikiSource in italiano;
all'enciclopedia in rete Wikipedia in italiano;
a Google Libri.
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