Ed altro su Sandro Pertini qui sotto.
Accendo la
televisione dopo la doccia e c'è un programma che seguo relativamente spesso.
Una voce che conosco e riconosco.
E sento il nome di Renato Guttuso.
La voce è del giornalista Marco Hagge.
Cerco su Ecosia «Renato Guttuso Carpi»
e trovo la pagina della Fondazione Fossoli.
Clicco ed ho le informazioni sul Museo Monumento al deportato di Carpi (Mo - provincia di Modena).
Questo museo, dunque in provincia di Modena, deve ringraziare per il «pre-lavoro»
il primo sindaco della città degli anni Cinquanta, Bruno Losi,
il comitato dell'Aned (Associazione nazionale ex deportati),
le comunità ebraiche e l'Istituto storico della Resistenza di Modena e per il «lavoro» il gruppo BBPR degli architetti Belgioioso, Banfi, Peressutti e Rogers e Giuseppe Lanzani e proprio l'artista bagherese Renato Guttuso pensando al Campo di Fossoli.
Fu inaugurato dal presidente della Repubblica in carica nel 1973, Giovanni Leone con la presenza proprio di Sandro Pertini,
il presidente della Camera dei deputati in quel tempo.
Visitato anche dai presidenti della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e
Sergio Mattarella.
Potete visitare questo museo emiliano, magari insieme a me ed al mio blog
CMViaggi,
forse partendo dalla terra luganese e ticinese, comasca, brianzola, milanese e lombarda-emiliana della pianura Padana o dal territorio reggiano,
a Palazzo dei Pio in piazza dei Martiri,
nel centro storico.
Vi basta contattarmi sulle reti sociali per potere ammirare graffiti di Pablo Picasso e di Renato Guttuso,
ma anche di Alberto Longoni, Fernand Léger e Corrado Cagli.
Molto bello il graffito in bianco e nero del pittore siciliano Renato Guttuso.
Ed hanno collaborato con questa fondazione italiana l'illustratrice Lica Steiner ed il designer Albe Steiner (Alberto Massimo Alessandro Steiner),
deceduto a Raffadali,
nella mia provincia di Agrigento,
ed anche la Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi.
Nel museo anche una frase di Odoardo Focherini e brani scelti da Nelo Risi dalle «Lettere dei condannati a morte della Resistenza europea»
della Einaudi torinese.
E volete visitare insieme al mio blog CMTempoLibero il Circolo Empedocleo e tutta Agrigento,
compreso il suo centro?
seguitemi sia lì sia qui su Blogger/Blogspot
e leggete moltissimo altro
sia attraverso alcune etichette a conclusione di questo testo
sia
tramite tutti i tag alla fine della colonna destra di questo blog
- come Bianco e nero.
Grazie a Gaetano Ravanà sulla pagina «Cultura»
di Teleacras.
La Giornata contro la violenza sulle donne al Circolo Empedocleo per me pochissimo questo sabato venticinque di novembre del 2023,
ben dopo le diciotto,
le sei della sera autunnale.
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