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lunedì 13 novembre 2023

Quando i servizi mensa, assistenza igienico-personale ed alla comunicazione in alcune scuole della mia città? E meno rifiuti urbani, più servizi, parcheggi, treni e bus eco? Il «Progetto Genesi» curato da Ilaria Bernardi, già a Varese, Assisi, Matera ed alla Biblioteca Lucchesiana con una videoinstallazione di Morteza Ahmadvand su tre religioni

Buon lavoro ai consiglieri comunali della Democrazia Cristiana della mia Agrigento

 

 

 

a Pasquale Spataro, 

 

 

 

ad Alessia Bongiovì, 

 

 

 

a Roberta Zicari ed a Pietro Vitellaro

 

 

 

che spero continuino ad impegnarsi per le scuole di competenza del Comune di Agrigento

 

 

 

per l'attivazione del servizio mensa, 

 

 

 

del servizio di assistenza igienico – personale ed alla comunicazione. 

 

 

 

Speriamo che la mensa per i più piccoli partirà almeno da marzo 2024 e che ci saranno i soldi nel bilancio di previsione e che questo bilancio di previsione, 

 

 

 

a quanto pare ancora non pervenuto, 

 

 

 

arrivi in aula Sollano a Palazzo dei Giganti,

 

 

 

arrivi al Consiglio comunale di Agrigento.

 

 

 

E dopo che questi consiglieri comunali della Democrazia Cristiana di Agrigento, 

 

 

 

proprio Pasquale Spataro, Roberta Zicari, Alessia Bongiovì e Pietro Vitellaro, 

 

 

 

erano intervenuti su «Agrigento capitale italiana della cultura 2025»,

 

 

 

mi chiedo cosa si possa fare per una città con meno rifiuti, 

 

 

 

in cui arriveranno finalmente servizi igienici ecologici ed ecosostenibili, 

 

 

 

con parcheggi anche per auto ecologiche, 

 

 

 

almeno anche per automobili più ecologiche, 

 

 

 

e con una viabilità migliore e con più treni e con più ecobus della Tua,

 

 

 

dei «Trasporti urbani Agrigento»,

 

 

 

persino a prova dei miei surgelati che dai supermercati agrigentini devono tornare a casa con me. 

 

 

 

Speriamo che sia inviata la proposta di Statuto della Fondazione Agrigento capitale italiana della cultura 2025 al Consiglio comunale di Agrigento.

 

 

 

Mentre alla Biblioteca Lucchesiana di via Duomo

 

 

 

nel centro storico proprio della mia Agrigento,

 

 

 

una mostra aveva chiuso un sabato di settembre di anni fa con visita straordinaria, 

 

 

 

grazie alla disponibilità del direttore del sito, 

 

 

 

di don Angelo Chillura

 

 

 

Alla biblioteca Lucchesiana erano previste visite dal lunedì al sabato, 

 

 

 

dalle nove alle tredici,

 

 

 

all'una del pomeriggio. 

 

 

 

Ed il mercoledì anche dalle quindici alle diciassette e trenta. 

 

 

 

E quel sabato tre di settembre - anno a fine testo - 

 

 

 

era prevista una visita straordinaria, 

 

 

 

dalle nove alle tredici, 

 

 

 

guidata proprio dal direttore della biblioteca Lucchesiana, don Angelo Chillura, 

 

 

 

che giorni fa aveva condotto un'altra visita guidata,

 

 

 

davvero interessante,

 

 

 

dalla quale ho appreso qualcosa di nuovo.

 

 

 

Ma torniamo a quella mostra di anni fa, 

 

 

 

forse anche ad un’opera di una collezione, 

 

 

 

della sezione tematica «Identità multiculturale»

 

 

 

Era l’installazione video «Becoming»

 

 

 

(2015) 

 

 

 

di Morteza Ahmadvand,

 

 

 

che non conosco. 

 

 

 

Non avevo visto quell'installazione purtroppo.

 

 

 

L’opera si componeva di tre video, 

 

 

 

ciascuno dei quali mostrava uno dei tre simboli delle principali religioni abramitiche: 

 

 

 

la croce cristiana, 

 

 

 

una stella di David, 

 

 

 

ma anche un cubo raffigurante la Kaaba islamica,

 

 

 

una costruzione antica,

 

 

 

nella Sacra moschea,

 

 

 

nella città La Mecca,

 

 

 

in Arabia Saudita. 

 

 

 

I tre simboli ruotavano lentamente per poi trasformarsi nella stessa forma, 

 

 

 

in una sfera, 

 

 

 

del tutto simile ad un'altra sfera, 

 

 

 

posta al suolo. 

 

 

 

La sfera rinvia al pianeta Terra che dovrebbe accogliere tutti gli esseri viventi, 

 

 

senza alcuna distinzione di sesso, 

 

 

 

di razza, 

 

 

 

di lingua e religione. 

 

 

 

«Becoming» desidera quindi incoraggiare la convivenza tra culture e mi auguro che abbia raggiunto,

 

 

 

anche minimamente,

 

 

 

il suo fine e scopo.

 



Questi spazi della biblioteca storica e culturale agrigentina - forse - 

 

 

 

avevano accolto le sei sezioni tematiche individuate nella «Collezione Genes

 

 

 

attraverso le quali le opere esprimevano messaggi legati alla difesa dei diritti umani: 

 

 

 

le sezioni «Il colore della pelle»,

 

 

 

«La condizione femminile»

 

 

 

«La memoria di un popolo»

 

 

 

«La tutela dell’ambiente»

 

 

 

«Le vittime del Potere»

 

 

 

«Un’identità multiculturale»

 

 

 

La mostra itinerante, 

 

 

 

a cura di Ilaria Bernardi, 

 

 

 

aveva percorso l’Italia da Nord a Sud, 

 

 

 

toccando quattro città: Varese, in cui non sono praticamente quasi stato,

 

 

 

se non in treno o quasi;

 

 

 

ma anche Assisi, 

 

 

 

che non ho mai visitato; 

 

 

 

e poi Matera - mai stato neanche là - 

 

 

 

ed, appunto, Agrigento.

 

 

 

Le città scelte, 

 

 

 

soprattutto Assisi, Matera ed Agrigento di rilevanza dal punto di vista del patrimonio storico-artistico, 

 

 

 

sono anche siti, 

 

 

 

a quanto mi risulta, 

 

 

 

del patrimonio mondiale Unesco, 

 

 

 

ad Agrigento, 

 

 

 

ad esempio, la Valle dei templi è patrimonio mondiale dell'Unesco,

 

 

 

e sede di beni del Fai,

 

 

 

del Fondo ambiente italiano:

 

 

 

ad Agrigento il Giardino della Kolymbethra




E buon lavoro al Capo delegazione Fai di Agrigento, 

 

 

 

anche per il successo di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.  




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Grazie a Grandangolo e ad Angelo Ruoppolo su Teleacras.




Ed alla Biblioteca Lucchesiana la mostra aveva chiuso un sabato tre di settembre del 2022.

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