Gianni Amelio ha ricordato
il suo «Porte aperte»
tratto da un romanzo di Leonardo Sciascia, nominato all'Oscar nel 1991 come miglior film straniero.
Ottimo, secondo lui, che sia stato proiettato negli Stati Uniti perché farebbe riflettere contro la pena di morte.
Wikipedia fa appunto riferimento alla propaganda fascista e ad una tesi di questa sulla pena di morte.
Spero
di pubblicare molto presto riferimenti ad una pagina di questo romanzo
sciasciano e quel che mi ha impressionato nel film del regista
calabrese.
E poi: Leonardo Sciascia possibile sceneggiatore dei suoi libri per il cinema?
Amelio era contrario sia per Sciascia sia per tutti gli altri scrittori e lo è ancora per gli scrittori di libri.
Quindi anche «Todo modo» di Elio Petri e «Salò» di Pier Paolo Pasolini che sarebbero film che fanno male per Gianni Amelio.
Mi
auguro di aggiungere molto presto riferimenti anche a quest'altro
romanzo dello scrittore siciliano nato nella mia terra e quel che mi ha
impressionato nel film petriano.
In aggiunta nella trasmissione radiofonica di Radio 3 della Rai - maggiori informazioni sul programma radiofonico,
sui canali radio della Rai e sulle radio italiane anche fra i tag a fine articolo - un audio di Sciascia su «Todo modo» di Petri.
Infine un giudizio: «Cadaveri eccellenti» di Francesco Rosi il film più bello tratto da libri di Sciascia secondo Amelio.
Il terzo romanzo di cui vi scriverei in questo articolo sarebbe «Il contesto»
dello scrittore di Racalmuto (Ag - provincia di Agrigento).
E
volete visitare i luoghi di questi romanzi e di questi film,
soprattutto dei film di Amelio, insieme al mio blog CMTempoLibero?
Vi
basta scrivermelo su CMLibri sulle reti sociali e seguirmi sia lì sia
qui su Blogger/Blogspot.
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