Purtroppo non sono riuscito a partecipare al ricordo del «mastino» (così com’era soprannominato il sottufficiale dell’Arma Giuliano Guazzelli)
nel giorno dell’anniversario della morte.
Guazzelli era stato ucciso il quattro di aprile del 1992 da un commando mafioso,
lungo la bretella del viadotto Morandi, all’altezza di Monserrato, ed in quell'anno avevo sedici anni.
Sono stato, inoltre, più volte al Santuario di San Calogero,
qui in piazzetta San Calogero,
nel «mio» centro di Agrigento,
ma non questa volta alla messa officiata dal cappellano militare don Salvatore Falzone - che non conosco ancora.
Erano presenti la moglie e la figlia di Guazzelli e non conosco neanche loro.
Il corteo si era poi spostato nel luogo dell’agguato, da cui sono passato relativamente spesso nel corso degli anni, dove si è svolta una breve cerimonia commemorativa, alla presenza di un cosiddetto picchetto d’onore, e con le note del silenzio scandite dal trombettiere del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia.
Buon lavoro alla prefetta di Agrigento, Maria Rita Cocciufa,
al comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento, Vittorio Stingo,
ed al sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè,
che hanno deposto una corona di alloro al monumento in ricordo del maresciallo.
Grazie alla pagina «Cronaca»
di AgrigentoOggi.
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