Il registro mortuario portava le firme del prete, del chierico, dell’appaltatore delle pompe funebri e della persona che aveva guidato il mortoro.
In italiano nella traduzione letteraria,
del 1888,
di Federigo Verdinois,
dalla «Strofa prima»
(«Stave I.»)
di «Cantico di Natale»
(«A Christmas Carol»)
di Charles Dickens.
In inglese:
The register of his burial was signed by the clergyman, the clerk, the undertaker, and the chief mourner.
Il «burial»
è
il «seppellimento»,
la «sepoltura»,
l'«inumazione»,
la «tumulazione»,
il «funerale».
Conoscete il possessivo «of»,
l'aggettivo possessivo «his»
e la costruzione dell'imperfetto passivo con complemento d'agente?
Il «clergyman»
è l'«ecclesiastico»,
il «sacerdote»,
specialmente il «pastore anglicano»,
il «ministro anglicano».
C'è anche
la «clergywoman»,
la «sacerdotessa».
Il «clerk»
è il «funzionario laico di una chiesa anglicana»,
ma anche,
nel linguaggio arcaico,
l'«ecclesiastico»,
l'«uomo di chiesa».
L'«undertaker»
è
l'«impresario di pompe funebri»,
l'«imprenditore di pompe funebri».
Il mortorio a volte fa parte del percorso terreno.
Queste parole seguono queste altre.
«Christmas Carol - Il musical»,
dal racconto e novella e capolavoro immortale «Un canto di Natale»,
che fu pubblicato il diciassette di dicembre del 1843,
di Charles Dickens,
nato
il sette di febbraio del 1812,
morto
il nove di giugno del 1870,
illustrato da John Leech,
venuto al mondo e nato
il ventinove di agosto del 1817,
deceduto e morto
il ventinove di ottobre del 1864.
La versione teatrale e musicale firmata da Melina Pellicano – regista e autrice dell’adattamento –
resterebbe fedelissima al romanzo,
celebre nel mondo,
la storia
di Ebenezer Scrooge.
A me non sembra che questi riferimenti mortuari del racconto siano stati ripresi nel musical teatrale.
Nel ruolo dell’avaro che scopre la redenzione nella notte più magica dell’anno,
c’è Fabrizio Rizzolo,
abbastanza bravo,
ma nulla di eccezionale e particolare, bravo comunque. Alessandro Marrazzo firma,
invece,
le luci,
gli effetti speciali teatrali,
le scenografie teatrali,
con Francesco Fassone.
Belle
le luci,
anche delicate.
Particolari le scenografie teatrali,
anche a due piani.
I ben cento ecinquanta costumi portano,
invece,
la firma di Marco Biesta,
mentre le musiche originali teeatrali,
la colonna sonora teatrale,
sono di Stefano Lori,
di Marco Caselle.
I costumi teatrali sapevano anche essere
di colore rosso.
Le musiche abbastanza piacevoli.
Il film per la tv australiano «A Christmas Carol»,
del 1982,
a sua volta,
su TeleIblea,
una televisione di Ragusa.
Avete mai visto
la rielaborazione del «Canto di Natale»
di Dickens,
«S.O.S. fantasmi»
con Bill Murray?
Avete mai letto «I tre moschettieri»?
Mai visto «Sky Cinema due»,
neanche la prima tv,
la prima televisiva,
di «Piccole donne»
«Opere del 1843»,
«1843 Works».
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