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sabato 20 dicembre 2025

Le cicale in «Enzo», la casa con vista sul mare, il nuotare in piscina, le foto sul telefonino, il realismo, l'Italia di Napoli dall'estero per «CMViaggi al cinema», la scuola, l'arte, il lavoro umile di muratore e manuale, «Voi quanto guadagnate al mese?» da ingegnera e prof universitario, l'Ucraina di Vlad e Miroslav in guerra, la legione straniera, già di Stanlio ed Ollio e Franco e Ciccio - «Che cosa aspetti, di ciucciarmelo?» ad un lui - La pistola - Il girarsi dall'altra parte - «È buffo quanto ci si preoccupi per i figli», la follia giovanile, la somiglianza con i genitori - «O Signore, dove siamo diretti?» nel francese di un rap (chi ha da lunedì vicino a quel confine italiano, a Ventimiglia e Bordighera, l'«amore»?) - Quello spinto est-europeo, ma anche Amina e le differenze culturali - Nei trailer il «Ballando con le stampelle» pronunciato da Abatantuono in «Esprimi un desiderio» ed il nuovo Ulisse cinematografico

Le cicale, 
 
 
 
anche in zona di rovine archeologiche, 
 
 
 
per «CMArcheoViaggi al cinema»
 
 
 
 
 
 
accanto ad una villa, 
 
 
 
cantano, 
 
 
 
questi insetti, 
 
 
 
nel film «Enzo», 
 
 
 
il riferimento alla scuola in cui il co-protagonista principale Enzo va male,



l'arte che viene proposta come prospettiva di istruzione, formazione e lavoro ad Enzo,



 
 
 



a  cui lui contrappone il lavoro umile di muratore ed il lavoro manuale.
 
 
 
Anche la casa con vista sul mare, 
 
 
 
poi, molto più in là nel film d'autore, 
 
 
 
abbiamo visto io e gli altri spettatori cinematografici di quella proiezione, 
 
 
 
circa sei, 
 
 
 
gli scogli ed il mare;
 
 
 
il nuotare di Enzo e di suoi e sue conoscenti in piscina, 
 
 
 
le foto sul telefonino di un ucraino, 
 
 
 
il realismo che CMViaggi nota in tutto quanto visto in questo film italiano, 
 
 
 
l'Italia di Napoli dall'estero per «CMViaggi al cinema», 
 
 
 
percepita e scelta per le vacanze estive dalla madre di Enzo; 
 
 
 
il quasi «Voi quanto guadagnate al mese?»
 
 
 
da ingegnera e prof universitario, 
 
 
 
in realtà il «Tu quanto guadagni al mese?» 
 
 
 
chiesto da Enzo alla madre ingegnera; 
 
 
 
il riferirsi all'Ucraina di Vlad e Miroslav in guerra,  
 
 
 
seguito molto dopo dal «Credi che io ti protegga dalle bombe?», 
 
 
 
di Vlad, 
 
 
 
risposta ad Enzo che vuole andare a vivere in territorio ucraino. 
 

 
 
 «Che cosa aspetti, di ciucciarmelo?» 
 
 
 
detto e chiesto retoricamente proprio da Vlad ad  Enzo, 
 
 
 
ad un lui. 
 
 
 
La pistola in differenti momenti del film europeo, 
 
 
 
anche in mano ad un giovane; 
 
 
 
il non girarsi dall'altra parte. 
 
 
 
«È buffo quanto ci si preoccupi per i figli», 
 
 
 
si sente nel film,
 
 
 
la follia giovanile, 
 
 
 
la somiglianza con i genitori. 
 
 
 
«O Signore, dove siamo diretti?» 
 
 
 
nel francese di un rap (chi ha da lunedì vicino a quel confine italiano, a Ventimiglia e Bordighera, l'«amore»?) 
 
 
 
L'Europa dell'est, 
 
 
 
l'amore spinto est - europeo,
 
 
 
ma anche Amina e le differenze culturali. 
 
 
 
Nei trailer cinematografici visti durante la proiezione cinematografica il «Ballando con le stampelle» 
 
 
 
pronunciato da Abatantuono nel film «Esprimi un desiderio» 
 
 
 
ed il nuovo Ulisse cinematografico.
 
 
 
In «Enzo» 
 
 
 
la legione straniera raccontata da uno dei due ucraini, 
 
 
 
già di Stanlio ed Ollio nella commedia cinematografica «I figli del deserto» 
 
 
 
e di Franco e Ciccio nel film e commedia italiana «I due della legione straniera».
 
 
 
Ho visto il film «Enzo»
 
 
 
al cinema di Castrofilippo (Ag - provincia di Agrigento).

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