Probabilmente non riuscirò ad andare a vedere «U cuntu ca spacca la storia»,
il «cuntu a bacchetta»
su tipico cartellone di questo cuntastorie e cantastorie.
Se fosse così,
mi auguro che torni per una replica o per più repliche,
se gratis,
sapendo
quanto costa alla collettività,
magari non mesi prima delle future elezioni comunali della mia città fra anni,
neanche mesi prima di future altre elezioni.
Volete visitare,
scrivendomelo - e seguendomi,
se volete, -
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e leggendo
moltissimo altro
tramite alcuni tag ed alcune etichette qui sotto a fine testo
oppure in conclusione della colonna destra di questo blog
(se non cambierò l'impostazione grafica),
condividendo
questo mio contributo testuale
grazie ai cancelletti #CMMusica #CMEtnoMusica #CMTempoLibero,
facendo una donazione di soldi con offerta libera,
volete
visitare
il Circolo dei nobili,
la chiesa sconsacrata di San Pietro,
i luoghi dei concertini gratuiti,
suppongo che i concertini gratis siano pagati
con soldi pubblici,
chissà quanto sia stato eventualmente speso,
rispettivamente quasi alla fine della via Atenea il primo,
in via Pirandello la seconda?
Voi volete visitare questi luoghi a pagamento ,
pensando al cuntastorie Mel Vizzi?
Il cuntastorie Mel Vizzi,
di Licata (Ag - provincia di Agrigento),
che aveva iniziato
il racconto ed i canti della raccolta tradizionale del frumento tra i visitatori del Giardino della Kolymbethra,
un giardino a pagamento,
nella Valle dei templi quasi sempre a pagamento.
Grazie a Giacomo Palermo,
sulla pagina «Eventi»
del sito d'informazione agrigentina AgrigentoOggi.
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