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lunedì 2 marzo 2020

Il duomo di Agrigento, San Gerlando, Besançon e la Germania

San Gerlando - che dà il nome alla cattedrale agrigentina ed è patrono agrigentino, 
 
 
 
ma anche di Porto Empedocle - era originario di Besançon, in Francia, nella Franca Contea, vicino al massiccio del Giura, 
 
 
 
 
 
 
Famiglia imparentata con il gran conte Ruggero d'Altavilla. 
 
 
 
Poi la consacrazione a vescovo da parte di papa Urbano II a Roma e la morte il 25 febbraio 1100 in terra agrigentina. 
 
 
 
E lo stesso Gerlando ha costruito la cosiddetta «urna di San Gerlando» in cui è custodito il suo corpo in questo luogo di culto. 
 
 
 
Il duomo agrigentino è stato, peraltro, meta goethiana
 
 
 
Non conosco nessuno di coloro che hanno partecipato ai festeggiamenti 2020 di San Gerlando: monsignor Vincenzo Bertolone, vescovo della diocesi di Catanzaro - Squillace e postulatore della causa di beatificazione del giudice Rosario Livatino ed Ettore Di Ventura, sindaco di Canicattì. 
 
 
 
Neanche i nuovi diaconi, i seminaristi Davide  Burgio,  Alessio Caruana,  Dario Fasone, Matteo Mantisi, Calogero Putrone e  Salvatore Piazza.  
 
 
 
Le reliquie del santo patrono sono state ospitate anche a Cammarata, Aragona e Villafranca Sicula. 
 
 
 
Ed ho scoperta sul sito agrigentino l'invocazione «San Giurlannu senza dannu», «San Gerlando senza danno» perché il santo sembra proteggere dai danni di tutti i tipi. 
 
 
 
E interessanti il testo di Diego Acquisto e la foto di Mattias Lo Pilato sulla pagina agrigentina.

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