San Gerlando - che dà il nome alla cattedrale agrigentina ed è patrono agrigentino,
ma anche di Porto Empedocle - era originario di Besançon, in Francia, nella Franca Contea, vicino al massiccio del Giura,
come ho letto su AgrigentoOggi su Agrigento notizie gratis.
Famiglia imparentata con il gran conte Ruggero d'Altavilla.
Poi la consacrazione a vescovo da parte di papa Urbano II a Roma e la morte il 25 febbraio 1100 in terra agrigentina.
E lo stesso Gerlando ha costruito la cosiddetta «urna di San Gerlando» in cui è custodito il suo corpo in questo luogo di culto.
Il duomo agrigentino è stato, peraltro, meta goethiana.
Non conosco nessuno di coloro che hanno partecipato ai festeggiamenti 2020 di San Gerlando: monsignor Vincenzo Bertolone, vescovo della diocesi di Catanzaro - Squillace e postulatore della causa di beatificazione del giudice Rosario Livatino ed Ettore Di Ventura, sindaco di Canicattì.
Neanche i nuovi diaconi, i seminaristi Davide Burgio, Alessio Caruana, Dario Fasone, Matteo Mantisi, Calogero Putrone e Salvatore Piazza.
Le reliquie del santo patrono sono state ospitate anche a Cammarata, Aragona e Villafranca Sicula.
Ed ho scoperta sul sito agrigentino l'invocazione «San Giurlannu senza dannu», «San Gerlando senza danno» perché il santo sembra proteggere dai danni di tutti i tipi.
E interessanti il testo di Diego Acquisto e la foto di Mattias Lo Pilato sulla pagina agrigentina.
Nessun commento:
Posta un commento