Suppongo che una modanatura in pietra - all'incirca vedendo le fotografie in internet credo di avere capito cosa sono -
sia decisamente migliore rispetto al cemento.
O no?
Vedremo all'opera come sarà realizzato tutto quando si farà.
E prima o poi sarò là.
E la riscoperta, forse, dell’edicola di Porta Panitteri
in via Empedocle,
qui nel centro della mia Agrigento.
Dal nome non capivo cosa fosse.
La fotografia in un articolo di Gaetano Ravanà su una pagina
«Cronaca»
della tv agrigentina Teleacras ha reso tutto molto più chiaro ed ho capito
che io quel luogo - a cui non faccio solitamente molta attenzione - lo conosco
e che ha molta storia.
La storia di Maria santissima dell’Odigitria che - grazie all'enciclopedia in rete Wikipedia -
è tipica dell'arte russa e bizantina.
Ma nella fotografia pubblicata su Teleacras non si vede questa Madonna!
E grazie all’Accademia di belle arti Michelangelo di Agrigento,
guidata da Alfredo Prado, ed al gruppo «Agrigento punto e a capo».
Gaetano Ravanà ricordava, peraltro, in quell'articolo i resti delle mura chiaramontane risalenti al quattordicesimo secolo, al Mille e trecento.
E tramite una ricerca in rete si capisce come Agrigento sia particolarmente lenta.
Era il 2015, otto anni fa.
Il sito d'informazione agrigentino Scrivo libero pubblicava una nota stampa di Domenico - Mimmo - Fontana e Claudia Casa - anche sulle mura chiaramontane, «importantissima infrastruttura difensiva della città del XIII - XIV secolo».
«Chiediamo alla Soprintendenza non solo di provvedere con interventi volti a scongiurare il crollo delle porte, ma di fare di più».
Buon lavoro alla Soprintendenza di Agrigento.
E penso anche al Fondaco Cuba,
fra Centuripe e Catenanuova (En - provincia di Enna) - di cui scrive
Johann Wolfgang von Goethe nel suo «Viaggio in Italia»
il martedì primo maggio del 1787.
Quanto segue potrebbe essere - ed anche avere - uno sviluppo turistico:
«Agrigento, come si dice ormai spesso, ha bisogno di aumentare, qualificare e variare la propria offerta culturale per attirare il turismo che più si confà al suo patrimonio».
Cosa si è fatto e si sta facendo e si vorrà fare con eventuali finanziamenti europei?
«Non sappiamo se è già stato pensato, in ogni caso ci permettiamo di suggerire alla Soprintendenza di Agrigento di esperire le possibilità di accesso ai finanziamenti europei attraverso cui recuperare le Porte chiaramontane e ciò che resta delle mura per sottrarle al rischio di crollo e renderle anche fruibili turisticamente attraverso percorsi che le rendano accessibili».
E cosa si potrebbe offrire ai turisti provenienti dall'Europa?
«Si tratta di elaborare progetti qualificati che coniughino la conservazione con la valorizzazione attraverso la fruibilità di un patrimonio di grande valore culturale e storico e avere così accesso alle misure di finanziamento previste dall’Europa».
Ottimo che si abbini la conservazione alla valorizzazione
ed alla fruibilità del patrimonio culturale e storico.
Domenico - Mimmo - Fontana e Claudia Casa: «Crediamo che Agrigento possa uscire dall’emergenza se guarda oltre l’immediato presente e che la carenza di fondi può essere aggirata attraverso una visione di prospettiva».
Una eventuale prospettiva molto a lungo termine evidentemente.
E Intercultura fra i tag qui sotto a fine articolo oppure attraverso tutte le categorie in conclusione della colonna destra di questo blog (se non cambierò le impostazioni grafiche).
Volete, peraltro, visitare il centro di Agrigento insieme al mio blog CMTempoLibero?
Vi basta scrivermelo su CMViaggi su Pinterest (il mio profilo con foto e video),
su Twitter (pagina qui),
su Facebook (profilo qui),
su You Tube (videoprofilo),
Nessun commento:
Posta un commento