Forse arriva per me la volta di Igor Cipollina e Aldo Luigi Mancusi,
seguiti da Carmelo Sardo e Salvo Toscano (se ci riesco).
E perché non visitare il chiostro del Museo archeologico regionale siciliano Pietro Griffo - Marag -
di contrada San Nicola (luogo
della presentazione dei libri),
tutta la Valle dei templi,
e l'intera Agrigento, la mia Agrigento letteraria, insieme al blog CMTempoLibero?
Vi
basta scrivermelo su CMLibri su Twitter (profilo qui)
e su Pinterest (pagina qua),
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Gli incontri letterari di «AgrigentoNoir» sul giallo sono coordinati, come ieri, da Claudia Gueli e Salvo Di Caro e potete vederli
nei video che avevo girato ieri, pubblicati qui.
La voce narrante quella di Ignazio Enrico Marchese - e potete vederlo qua nel video girato ieri.
Completano lo staff Giuseppe Riccobene,
il fotografo Giuseppe Greco e Gaetano Vella, artista e graphic designer.
Grazie alla pagina Cultura di Grandangolo.
Ed eccovi altro di cui non ero riuscito a scrivervi.
20.07.2023 Era stato pubblicato nella collana editoriale Kalispéra,
diretta da Rosario Battiato,
che aveva curato la prefazione al volume,
«L'isola spettrale».
E sappiate che non conosco questo Rosario Battiato.
E concordate con Battiato, sulla «galleria fotografica in negativo
della Sicilia»?
E ritenete un «Anfitrione di questo occulto museo degli orrori» Beniamino Biondi «che incanta e seduce con una collezione di fantasmi che sorgono dagli scantinati del racconto popolare, s’inerpicano sulle lastre scivolose della storia e s’abbarbicano su alcune delle più cruenti tragedie della memoria collettiva dell’isola»?
Seduce?
Racconto popolare?
Molta storia?
Le più cruenti tragedie siciliane?
E c'è un «interstizio tra la vita e la morte, che s’insinua la scrittura pregiata e levigata di Biondi, ritmata da rimandi a echi lontani e alla sontuosità di uno stile che pare materia sulfurea esso stesso; le sue parole ingozzano le ombre di sostanza viva e contemporanea, ricollocando i fantasmi nella meraviglia e nel raccapriccio del lettore di oggi»?
Scrittura pregiata e levigata di Biondi?
Meraviglia e raccapriccio di voi lettori di oggi?
E la presentazione di Agrigento - a cui, forse, ricordo di essere arrivato molto dopo - era la prima –
dopo quella di lancio a Palermo per la manifestazione «La via dei librai»
– di una lunga serie in provincia di Agrigento ed in tutta la Sicilia,
fino allo scorso settembre del 2022.
E nello stesso autunno del 2022 erano previste alcune date fuori dall'Isola, dalla Sicilia, chissà dove.
Con il coordinamento della giornalista Daniela Spalanca, che non conosco direttamente,
anche se è ben nota agli spettatori più grandi che vedevano la televisione agrigentina Teleacras,
a parlare del libro c'erano gli editori della casa editrice «Il Palindromo»
– Francesco Armato e Nicola Leo –
ed il professore universitario Salvatore Ferlita,
che conosco un po', docente di letteratura italiana contemporanea all’Università degli studi «Kore»
di Enna.
Le letture erano affidate alla voce di Salvatore Nocera Bracco - di cui avevo visto uno spettacolo pochissimi mesi fa
e vi basta cercare «Salvatore Nocera Bracco»
tramite la funzione «Cerca nel blog» (da tanti anni la ho qui su CMTempoLibero sulla colonna destra).
Dovrebbe essere intervenuto, all’inizio della serata, per un saluto istituzionale (io probabilmente non c'ero), Roberto Sciarratta,
il direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi.
E questo libro era stato presentato il mercoledì ventinove di giugno dello scorso 2022,
alle venti e trenta.
Mentre il mio giovedì di «AgrigentoNoir» oggi, giovedì ventisette di luglio di questo 2023,
ben dopo le diciotto,
e, forse, prima delle diciannove e quindici.
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