Oggi decenni fa,
il venticinque di marzo del 1945,
la prima della commedia teatrale «Napoli milionaria»
di Eduardo De Filippo,
la prima opera teatrale della raccolta «Cantata dei giorni dispari»,
il quale precedentemente aveva lavorato con il mio concittadino,
con Luigi Pirandello,
a «L'abito nuovo»,
firmandolo a quattro mani,
appartenente alla «Cantata dei giorni pari»
di Eduardo De Filippo,
dalla novella pirandelliana «L'abito nuovo»,
da «Donna Mimma»
delle «Novelle per un anno»
di Luigi Pirandello.
Eccovi l'incipit letterario,
le prime parole della novella pirandelliana:
L’abito che quel povero Crispucci indossava da tempo immemorabile non era più considerato come una cosa soprammessa al suo corpo, una cosa che si potesse cambiare.
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