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giovedì 24 agosto 2023

La «Rapsodia pirandelliana» alla Villa romana di Realmonte forse nel mio giovedì ed «Il caso Bontempelli» di Aquilanti su Ungaretti

Per loro si chiude - per me si apre, forse, con una Rapsodia pirandelliana, di Luigi Pirandello

 

 

 

la mia estate alla Villa romana

 

 

 

di via Nereo

 

 

 

in contrada Durrueli

 

 

 

a Realmonte (Ag - provincia di Agrigento).

 

 

 

E nelle prossime righe continuo a scrivere su Pirandello, 

 

 

 

ma anche sul magistrato del Consiglio di Stato, Paolo Aquilanti, 

 

 

 

che aveva presentato, 

 

 

 

nella corte dell’Accademia di belle arti Michelangelo

 

 

 

diretta da Alfredo Prado, 

 

 

 

il suo libro,  

 

 

 

«Il caso Bontempelli»

 

 

 

Lo scrittore lariano avrebbe rappresentato il tentativo di un’adozione degli esperimenti surrealistici nell’arte italiana, 

 

 

 

che avrebbe definito realismo magico. 

 

 

 

Io non so se sia davvero così dato che non ho letto il libro.

 

 

 

Ci sarebbe, peraltro, un episodio spiacevole che vide coinvolto lo stesso Bontempelli nella villa romana, di Roma

 

 

 

del premio Nobel per la letteratura agrigentino, Luigi Pirandello, 

 

 

 

l’otto di agosto del 1926. 

 

 

 

In quella occasione era andato in scena un duello pubblico tra il poeta Giuseppe Ungaretti e lo scrittore Massimo Bontempelli. 

 

 

 

Qualche giorno prima, 

 

 

 

al Caffé Aragno di Roma, 

 

 

 

accecato dall’ira dopo aver letto l’articolo di Ungaretti 

 

 

 

pubblicato su «Il Tevere»

 

 

 

e dedicato alle «disgrazie»

 

 

 

della sua scrittura, 

 

 

 

Bontempelli si scaglia contro di lui con un sonoro ceffone che Ungaretti non può lasciar passare impunito. 

 

 

 

Arbitrato dal celebre maestro d’armi Agesilao Greco, 

 

 

 

il duello dura poco perché al terzo assalto la spada di Bontempelli colpisce l’avambraccio di Ungaretti: 

 

 

 

nulla di grave, 

 

 

 

ma il duello è finito ed entrambi gli scrittori sono stati in grado di salvare il loro onore e di contribuire al prestigio della loro immagine, 

 

 

 

soprattutto se si considera che all’incontro erano stati invitati molti fotografi e giornalisti.

 

 

 

Uno di questi, esponendo una fotografia del duello, 

 

 

 

scriverà che si tratta del «primo poema eroico del Novecento».

 

 

 

All’appuntamento erano intervenuti l’ex assessore regionale alla Cultura, Alessandro Pagano, 

 

 

 

lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa e Beniamino Biondi, scrittore e critico cinematografico. 

 

 

 

Aveva coordinato l’incontro Elisa Cusumano. 




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Grazie alla pagina Cultura di Grandangolo,

 

 

 

a Valentina Alaimo sulla pagina Cultura di AgrigentoOggi ed al giornalista Gaetano Ravanà sulla pagina Cultura della tv agrigentina Teleacras.




Il libro di Aquilanti era stato presentato un venerdì quindici di luglio di anni fa, 

 

 

 

forse del 2022 o persino prima,

 

 

 

alle diciotto e trenta,

 

 

 

alle sei e mezza quasi della sera estiva.

 

 

 

«Rapsodia pirandelliana», invece, stasera, forse nel mio giovedì ventiquattro di agosto di questo 2023.

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