Con il film d'animazione «My Sweet Monster»,
da nove su dieci (👍👍👍👍👍👍👍👍👍),
di Maksim Volkov,
si può pensare al Bianconiglio dell'«Alice nel Paese delle meraviglie»,
chissà se dai romanzi di Lewis Carroll,
sicuramente al film d'animazione della Disney.
Ed anche a «La bella e la bestia»
ed alla piccolezza dell'essere umano secondo Giacomo Leopardi.
Ed anche la sceneggiatura cinematografica è firmata dagli stessi autori del soggetto.
Di cui Volkov regista cinematografico.
Per un significato nel segno dell'ecologia e di un discorso complesso sulla tecnologia e sugli eventuali pericoli della tecnologia.
E carino anche il personaggio corrispettivo all'«Uomo di latta»
del film «Il mago di Oz».
Una «rivoluzione»
molto meno rivoluzionaria di «Shrek».
Il punto di vista corrispettivo alla telecamera cinematografica,
che crea inquietudine nella scena delle rocce nella foresta,
dopo il pathos e prima di altro pathos.
E l'uomo di pietra,
da una fiaba o più fiabe dei fratelli Grimm,
se ricordo bene,
del quale avevo saputo dalla serie di cartoni animati televisivi «Simsalagrimm».
E volete visitare insieme al mio blog CMTempoLibero,
la Agrigento letteraria,
la mia città, Agrigento,
vicino alla quale sto vedendo - anche per la mia pagina «CMLibri al cinema» -
«My Sweet Monster»,
in contrada Cometi,
a Castrofilippo (Ag - provincia di Agrigento)?
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E sto guardando questo film nella Sala 4 dell'EPlanet Cinema castrofilippese,
perché non in programmazione al cinema Ciak o al cinema Concordia di Agrigento,
rispettivamente in via XXV aprile ed in via Francesco Crispi.
Grazie al sito internet di Terni sul cinema,
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