L'Austria giustamente non ci apre le frontiere con l'Italia a causa dei dati Covid-19 di una delle Italie, i dati della Lombardia di Giulio Gallera e della Lega di Attilio Fontana.
L'Austria ci invita, quindi, a continuare a tenerci lontani dai lombardi ed a mantenere la distanza da loro ed a boicottare sia l'economia lombarda sia l'economia austriaca.
L'economia lombarda visto che i dati lombardi sul Covid-19 non sono ancora rassicuranti, visto che la Lombardia non si è ancora dopo tanti mesi riallineata ai dati italiani e visto che il governo di Giuseppe Conte e di Francesco Boccia e Roberto Speranza non ha ascoltato la Regione Toscana che chiedeva un posticipo delle riaperture dei confini regionali.
«Nun ve reggae cchiù», specialmente la Lega di Attilio Fontana e di Matteo Salvini, parafrasando «Nun te reggae cchiù» di Rino Gaetano. E io faccio a meno di Giuseppe Conte, Francesco Boccia e di Roberto Speranza.
L'economia austriaca è da boicottare, invece, perché, come vi avevo scritto mesi fa, l'Austria rappresenta uno dei duri in Europa sugli aiuti europei all'economia Ue.
In Austria ci ho vissuto nel semestre estivo universitario 2000 all'Università di Salisburgo. Ottimi ricordi. Partivo in treno dalla stazione ferroviaria di Milano Centrale e passavo da Desenzano del Garda e Peschiera del Garda (e lì vicino a Padenghe c'è il mio amico Stefano) e poi continuavo per Verona Porta Nuova, stazione in cui ho incontrato pochi anni fa il mio amico Carlo, direttore di un ufficio postale. Quindi Trento, Bolzano/Bozen ed attraversamento della frontiera al Brennero. Mangiate in un'ottima pasticceria austriaca a Kufstein! Il treno andava avanti fino a Rosenheim in Baviera e poi ritornavo in terra austriaca verso Salisburgo.
Nessun commento:
Posta un commento