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mercoledì 3 giugno 2020

L'Austria, le frontiere e i dati Covid-19 non ancora buoni della Lombardia - Si ricorda la Festa della Repubblica scioccante della destra di Salvini e Meloni, dei «negazionisti del coronavirus» e dei gilet arancioni senza distanziamento sociale - E il Brasile

Segue la rielaborazione di un messaggio che ho inviato su Telegram ad un mio amico campano: 

Felice pomeriggio dopo la Festa della Repubblica disunita di ieri con Matteo Salvini e Giorgia Meloni la manifestazione scioccante e incredibilmente vergognosa della Lega e della destra. Vergognosa e scioccante perché non mantenevano le distanze a Roma ed a Milano. 

Così come per lo stesso motivo vergognose e scioccanti sono state le manifestazioni dei negazionisti del Sars-Co-V-2 al Duomo a Milano e, forse, anche a Roma e dei gilet arancioni a Roma. Vomitevoli.

Frontiere austriache. Intanto l'Austria giustamente non ci apre le frontiere con l'Italia a causa dei dati Covid-19 di una delle Italie, i dati della Lombardia di Giulio Gallera e della Lega di Attilio Fontana. 

L'Austria ci invita, quindi, a continuare a tenerci lontani dai lombardi ed a mantenere la distanza da loro ed a boicottare l'economia lombarda visto che  i dati lombardi sul Covid-19 non sono ancora rassicuranti, visto che la Lombardia non si è ancora dopo tanti mesi riallineata ai dati italiani e visto che il governo di Giuseppe Conte e di Francesco Boccia e Roberto Speranza non ha ascoltato la Regione Toscana che chiedeva un posticipo delle riaperture dei confini regionali. 

«Nun ve reggae cchiù», specialmente la Lega di Attilio Fontana e di Matteo Salvini, parafrasando «Nun te reggae cchiù» di Rino Gaetano. E io faccio a meno di Giuseppe Conte, Francesco Boccia e di Roberto Speranza. 

In Austria ci ho vissuto nel semestre estivo universitario 2000 all'Università di Salisburgo. Ottimi ricordi. Partivo in treno dalla stazione ferroviaria di Milano Centrale e passavo da Desenzano del Garda e Peschiera del Garda (e lì vicino a Padenghe c'è il mio amico Stefano) e poi continuavo per Verona Porta Nuova, stazione in cui ho incontrato pochi anni fa il mio amico Carlo, direttore di un ufficio postale. Quindi Trento, Bolzano/Bozen ed attraversamento della frontiera al Brennero. Mangiate in un'ottima pasticceria austriaca a Kufstein! Il treno andava avanti fino a Rosenheim in Baviera e poi ritornavo in terra austriaca verso Salisburgo. 

Speriamo che finalmente dopo tantissimi mesi i dati lombardi Covid-19 ritornino finalmente e molto onestamente buoni. Chissà quando accadrà. A giugno? A luglio? 

Brasile. Ancora di più, inoltre, dovremmo pensare perché i dati del Brasile dovrebbero fare particolarmente riflettere il Centrosud. Ci si avvia verso le temperature fredde in Brasile e la situazione brasiliana la sentiamo nei telegiornali o in televisione. 

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